Savona - 03 giugno 2015, 18:00

Omicidio/suicidio di Albenga, la denuncia del Presidente dell’ Associazione Palo Libera Tutti

"La tragedia di Albenga rientra perfettamente nel quadro di una mancanza di leggi idonee e severe sulla violenza fisica e psicologica e di una superficialità spesso collettiva che a tratti sfiora la stessa Magistratura".

 

La denuncia del Presidente dell’ Associazione Palo Libera Tutti:"l’Omicidio - Suicidio di Albenga rientra perfettamente nel quadro di una mancanza di leggi idonee e severe sulla violenza fisica e psicologica e di una superficialità spesso collettiva che a tratti sfiora la stessa Magistratura".

"Cosi’ dopo anni di ferite nell’anima e violenza fisica Loredana aveva deciso di andare via con i figli e denunciare il secondo marito, quello con cui voleva vivere “ felice per sempre” un certo Mohamed El Montassir di origini Egiziane".

"La denuncia per stalking è consequenziale alla fuga da casa e da quell’amore malato. Il Giudice dispone una misura cautelare che consiste nell’impossibilità, per un periodo di tempo definito, da parte del soggetto persecutore, di avvicinarsi ad un tot di metri da casa e di non avere contatti con la vittima!".

"Terminato questo periodo il “ Sig. Mohamed” puo’ tornare a disturbare la vittima fino e far visita alla figlia minorenne . Riportata la ragazzina a casa scoppia una lite o comunque si innesca un meccanismo che sfocia in tragedia".

"Loredana, la madre vittima di tanta violenza, lei che aveva trovato il coraggio di scappare dalla casa coniugale, denunciato per stalking questo soggetto maltrattante ( probabilmente disturbato psicologicamente), viene accoltellata e muore! Loredana è una Donna che, nonostante il coraggio e la lotta, la richiesta d’aiuto, la speranza riposta nelle forze dell’Ordine ma ancor piu’ sulla Magistratura , muore insieme ai suoi sogni, alla speranza che avrebbe ricominciato a vivere una vita dignitosa, trovare nuovamente un amore vero, pulito, sincero, amando i propri figli senza ansie, rimproveri, rabbia, dolore!".

"Lo stesso coltello con cui viene uccisa Loredana pare sia l’arma con la quale si uccide anche il persecutore: omicidio – suicidio davanti agli occhi di una ragazzina che porterà per sempre i segni di questo lutto - tragedia nell’anima e che gridava invano dal balcone: aiuto!!"

Come Presidente dell’Associazione mi chiedo da chi e quando doveva arrivare quell’aiuto! Mi chiedo:"Come mai la misura cautelare era a “ tempo determinato”? Forse un soggetto che induce autorità malsana, ricatti, parolacce, possesso, violenza sessuale e che, nonostante tutto, non ha rispetto nemmeno per i figli che assistono a tale violenza verbale ed alle botte date alla madre, può cambiare dopo un periodo di “punizione”? Forse aveva piu’ senso mettere i ceci sotto le ginocchia dietro la lavagna , perdonate il paradosso!"

"A mio avviso credo che provvedimenti del genere mettano a rischio, oltre che la vita di un essere umano e dei propri figli, anche la “ fiducia” nei confronti di chi dovrebbe tutelarci! La violenza fisica è un degrado sociale, la fase ultima di una serie di degenerazioni emotive – sociali- culturali!"

"In un mondo dove ormai vedere del sangue su un corpo non ci fa stare piu’ male, in cui hanno successo i programmi “ sulla scena del crimine”, dove i “ compagni maltrattanti”, sia nei casi di violenza subdola e atroce come quella psicologica e gravissima come quella fisica, hanno pene irrisorie e la possibilità ( per buonismo sociale forzato) di frequentare i figli su cui un giorno perpetueranno le stesse condotte maltrattanti e ricatti morali ( se non altro per effetto di atteggiamenti riconducibili alla loro psicosi) mi chiedo quale sia la linea di confine tra legalità e illegalità, tra amore e disprezzo, tra mente sana e malata, tra dolore e rassegnazione."

"Mi chiedo cosa debba fare una persona qualunque, come me, per essere difesa adeguatamente da un sistema “ fluttuante” in base agli umori di chi interpreta una legge o di un legislatore che non ha considerato abbastanza la praticità della legge stessa e la fattibilità. Ma forse ancor di piu’ mi chiedo dove sia finito il “ diritto di essere umani”, il diritto di “ essere Donna”.

"Per fortuna esiste una gran parte di Magistratura che sta cominciando a lottare, tra questi La dott.ssa Mirella Agliastro Sostituto procuratore della Corte d’Appello di Palermo che sarà ospite il 13 Giugno di Palo Libera Tutti alle 17,00 a Villa Boselli di Arma di Taggia e che parlerà del suo Libro: La Violenza sulle Donne nel quadro della Violazione dei diritti umani e della protezione del testimone vulnerabile”!"

Jackie Assunta de Luca b.

 

 

c.s.