Eventi - 27 maggio 2015, 12:01

Al Priamar di Savona un convegno internazionale sulla ceramica

L'evento si terrà nelle giornata di venerdi e sabato.

 

Il Convegno 2015 affronta il tema della produzione e circolazione dei materiali ceramici nei contesti tra X e XIV secolo con particolare attenzione alla dinamica realtà cittadina e al differente ambiente rurale (dai castelli ai villaggi, dai mercati rurali alle strutture per l’assistenza viaria).

Nel corso delle sedute congressuali verrà presentato un ampio ed articolato panorama con interventi che riguarderanno la Liguria, la Lombardia,  la Toscana, l’Italia centro-meridionale e la Sicilia nonché approfondimenti sulla penisola iberica .

Gli studiosi (docenti universitari, funzionari di Soprintendenze, conservatori di musei, ceramologi) sono chiamati a confrontarsi con le vaste tematiche delle produzioni di ceramiche locali (di ambito regionale, sub-regionale, locale e domestico), delle importazioni (circolazione e diffusione), con l’analisi dei contesti di consumo (scelte d’uso che caratterizzano le diverse realtà analizzate),  la ricostruzione delle scelte funzionali (tipologie di maggior diffusione e successo, in rapporto alle esigenze d’uso, alla disponibilità di mercato ed economiche) e con il tema della durata (continuità, discontinuità, attardamenti produttivi).

Il Convegno si svolge nei giorni venerdì 29 e sabato 30 maggio E’ organizzato dal Centro Ligure per la Storia della Ceramica e dal Civico Museo Archeologico e della Città, con il supporto del Comune di Savona- Assessorato alla Cultura, dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri  e con il contributo della Fondazione “De Mari”.

Si terrà negli spazi del Civico Museo Archeologico e della Città (al primo piano del palazzo della Loggia), dove è stata recentemente allestita la sua sezione medievale, nell’ambito della riorganizzazione del Polo Museale del Priamàr, .

Il Civico Museo archeologico e della Città rappresenta, oltre alla sua specificità,  una indispensabile introduzione al Museo della Ceramica, dal momento che tutto il quadro relativo alle importanti produzioni ceramiche locali, dal XII al XV secolo, è ampiamente illustrato nel percorso espositivo e risulta quindi complementare all’esposizione delle maioliche del XVI-XIX secolo presenti nel Museo della Ceramica.

Il  percorso museale attuale è  articolato su una diretta visione dell’area archeologica (in particolare una porzione della necropoli di età bizantina, di grande suggestione, e delle fasi insediative altomedievali, medievali e della Fortezza) con un’ampia sezione espositiva.

Al piano terra, oltre ad una scelta di materiali delle vecchie collezioni ( alcuni pregevoli mosaici tunisini , un  rilievo marmoreo di età imperiale romana, ceramiche, vetri e bronzi) sono esposti reperti di scavo databili dall’età del Bronzo all’Altomedioevo, tra cui i materiali a corredo della necropoli bizantina.

Al piano superiore  prosegue l’illustrazione della storia della città attraverso le testimonianze archeologiche e storico-artistiche di età medievale e moderna. Sono esposte ceramiche d’importazione (X-XIII sec) che testimoniano l’intenso commercio marittimo della città di Savona in età medievale con i centri del Mediterraneo, seguite dalle produzioni locali che, a partire dalla fine del XII secolo, fanno di Savona uno dei più importanti centri produttivi ceramici , produzioni importate dall’area Iberica e dal Centro Italia, per giungere agli esempi di maiolica savonese e alle più significative tipologie di età moderna fino ai giorni nostri

Alcune sezioni specifiche riguardano lo sviluppo urbano e la vita della città prima e dopo la costruzione della fortezza genovese, mentre una sezione è dedicata alla storia del complesso militare, per la quale è prevista l’informatizzazione della documentazione cartografica a disposizione del visitatore.

Grazie anche ad un finanziamento regionale  nell’ambito del progetto transfrontaliero Accessit, finalizzato ad una migliore accessibilità  nei musei archeologici (progetto che ha coinvolto Liguria, Toscana, Sardegna e Corsica)  rivolto, in particolar modo, ai portatori di handicap  è stato possibile realizzare alcuni indispensabili interventi per una migliore fruibilità degli spazi museali, segno questo di una ulteriore valorizzazione del sito, e di sensibilità nei confronti di un pubblico di diversamente abili (audioguide, testi in braille, punti tattili)

 

c.s.