Albenganese - 27 maggio 2015, 16:45

Ceriale, il consigliere Luigi Giordano: “Farmacia comunale in svendita”

“Consiglio al mattino? Solo in casi straordinari. Il Testo unico degli enti locali parla chiaro, la maggioranza lo fa apposta” dice Giordano

È stato convocato per domani mattina un nuovo consiglio comunale a Ceriale, tra le tematiche all’ordine del giorno spicca la disposizione di un nuovo bando per l’assegnazione della farmacia, il quarto ormai e i precedenti andati deserti nonostante il progressivo ribasso del prezzo.

Afferma Giordano “Stiamo letteralmente svendendo la Farmacia comunale valutata 2 milioni di euro in origine. A furia di bandi e gare deserte, che tra l’altro ci stanno facendo spendere molti soldi, il risultato è proprio questo, nel caso valuteremo se chiedere un intervento alla Corte dei Conti”.

Una farmacia comunale con i conti in rosso che il comune vorrebbe dismettere, ma che i cittadini, invece, vorrebbero mantenere a giudicare dalla raccolta firme effettuata in passato a tal proposito.

 

Afferma Giordano “Il debito è dato dall’appartenenza alla società speciale in cui è la gestione della farmacia del centro anziani. Credo che potremmo benissimo trovare una soluzione gestendo in maniera diversa proprio questo. Abbiamo raccolto le firme e le persone hanno manifestato come mantenere la farmacia comunale, a Ceriale, sarebbe importante per tutti ”.

 

Sarà animata la discussione in consiglio su tale argomento, che non sarà il solo e, sebbene non nei punti all’ordine del giorno c’è da scommettere che si discuterà anche sull’orario del consiglio convocato per il mattino.

 

 “Il testo unico per gli enti locali all’art 38 comma 7 parla chiaro e dice che il consiglio deve essere convocato preferibilmente in orario non di lavoro per chi vi deve partecipare. Ora è già la terza volta che viene convocato al mattino. In questo modo si impedisce alla popolazione di poter partecipare agevolmente alla vita cittadina, ma non solo crea difficoltà anche a noi consiglieri di minoranza che una volta abbiamo già fatto una contestazione a riguardo. “Preferibilmente in orario non di lavoro” a me risulta piuttosto chiaro, ma evidentemente la maggioranza non vuole capire”

Mara Cacace