Andrea De Paoli, tastierista dalla tecnica sopraffina e capace di virtuosismi davvero complessi e ricercati, ha sicuramente raggiunto la celebrità internazionale grazie ai Labyrinth, una band di power metal ricca di arrangiamenti sofisticati che spesso portavano le atmosfere del gruppo verso il progressive rock. Ma relegare il nome di Andrea De Paoli semplicemente al ricco e variegato universo metal, così come collegarlo direttamente al suo strumento musicale di riferimento, la tastiera, sono due aspetti entrambi limitanti: De Paoli, infatti, oggi è compositore, arrangiatore, produttore e tecnico del suono. E proprio su questi aspetti della sua carriera professionale si basa il seminario che De Paoli terrà presso la FIM – Fiera Internazionale della Musica, il grande evento che raduna case discografiche, musicisti, collezionisti e appassionati, che si terrà il 15, 16 e 17 maggio presso la Fiera di Genova.
Oggi gli impegni di lavoro hanno portato De Paoli lontano dalla sua natìa Savona, ma nonostante lui operi in diversi grandi centri del Nord Italia, come Milano e Bergamo, ha sempre ben presente la realtà musicale ligure. Di questo e delle sue molteplici attività artistiche parliamo in questa intervista, nella quale ripercorriamo la sua carriera a 360°.
- Cominciamo con l’appuntamento più imminente, ma al tempo stesso anche più importante, al momento in programma: sarai uno dei protagonisti della prossima FIM – Fiera Internazionale della Musica, con un seminario sulla produzione audio. Come è nato questo contatto? Quali saranno i punti-chiave dell’incontro? Vuoi regalarci qualche anticipazione?
Il contatto relativo alla Fiera internazionale della musica è avvenuto tramite Massimo Gasperini (fondatore della casa discografica Black Widow Records) e Perseo Miranda. Ho proposto il seminario al direttore della fiera il quale mi ha risposto entusiasta appoggiando la mia idea.
Durante questo incontro proporrò dei consigli validi per tutti i musicisti che riguardano la produzione musicale sia casalinga che in studio di registrazione, presenterò e suonerò sintetizzatori e software di alcune aziende che rappresento. E’ sicuramente una grande occasione di confronto su temi musicali moderni e sulle nuove tecnologie a disposizione dei musicisti.
Il tuo nome è generalmente associato a quello dei Labyrinth, band che ti ha regalato popolarità mondiale e grandi soddisfazioni: vuoi ricostruire per i Lettori di Savonanews una breve cronistoria di questa band?
I Labyrinth sono nati intorno al 1994 e hanno pubblicato il primo album “No Limits” nel 1996, riscuotendo notevole interesse e successo a livello internazionale. Nel 1997 sono entrato a far parte della band, la quale si apprestava a pubblicare “Return to Heaven denied”, album che successivamente ci ha portato a partecipare a tour in tutto il mondo e ai festival più importanti in Europa e in Sudamerica di musica rock ed Heavy Metal. Gli album pubblicati sono 9 più un Best of e abbiamo calcato palchi insieme ad Iron Maiden, Dream Theater, Deep Purple, Black Sabbath, Ozzy Osbourne, Metallica e molti altri.
Restiamo ancora un attimo sui Labyrinth: so che sono in programma grandi novità e imminenti concerti, dopo aver affrontato anche un cambio di formazione significativo! Raccontaci un po’ dei progetti a cui state lavorando.
Stiamo preparando i brani nuovi, alcuni dei quali sono già stati spediti a Las Vegas, città nella quale ora vive il nostro nuovo cantante Mark Boals. Siamo in attesa di ricevere le sue parti vocali. Ad agosto torneremo in Sudamerica, per la precisione in Messico, per un concerto commemorativo dell’album “Return to Heaven denied” e nello stesso periodo abbiamo in programma alcune date italiane.
E passiamo a un altro tuo nuovo, importante progetto: Chaos Venture. Musica di grande qualità, ricercata, intelligente e ricca anche di collaborazioni illustri. Come è nato e come si sta evolvendo Chaos Venture?
Chaos Venture è nato quasi per gioco, ma vista la grande passione che ho per la musica e la creatività ho preso in mano la situazione gettandomici con anima e corpo come produttore, tastierista e compositore.
Abbiamo creato un bel team con Christian Casini e il drummer Tony Liotta che stanno dando un grande contributo musicale a manageriale. Abbiamo pubblicato un album nel 2013 uscito in tutto il mondo e 2 singoli proprio in questo periodo che presenteremo live in giro per l’Europa. Chaos Venture è diventato un progetto multimediale, cinematografico, musicale, letterario e psichedelico che si ispira a tematiche spaziali, storiche e tecnologiche.
Tu hai mosso i tuoi primi passi, musicalmente parlando, in Liguria. La tua attività ti ha portato spesso in giro per il mondo e ora ti sei stabilizzato nel Nord Italia. Qual è, secondo te, oggi, la situazione musicale in Italia in generale e in Liguria in particolare, alla luce di tutte queste esperienze?
Se parliamo di grandi media come network radiofonici/televisivi privati e pubblici la situazione è pessima. In quel caso non possiamo parlare di musica come arte ma solo ed esclusivamente di intrattenimento usa e getta. Ne risulta evidente una carenza di qualità impressionante. Per quanto riguarda la Liguria e l’Italia gli spazi sono pochi e i musicisti faticano parecchio a far conoscere i propri progetti anche se i musicisti validi ci sono e la Liguria ha una grandissima tradizione.
Rispetto ad altri paesi, che comunque non se la passano bene come qualche anno fa, non c’è paragone in quanto c’è molto più interesse e investimento nei confronti dell’arte e della cultura in generale rispetto all’Italia.
E concludiamo con un occhio rivolto al futuro: a che cosa sta lavorando in questo momento Andrea De Paoli?
In questo momento sto lavorando ad alcuni progetti televisivi, a produzioni in studio come arrangiatore e sound engineer e alla divulgazione educativa sotto forma di seminari e incontri in diverse scuole di Italia ed Europa.