Politica - 08 maggio 2015, 13:45

Sindaci liguri in guerra contro la politica del Governo sugli enti locali e pronti alla protesta

Sulle barricate il sindaco di Loano e Ceriale

 

“Sono in particolare i piccoli Comuni della Liguria, 183 su 235, ad essere i più colpiti dall’ennesimo Governo che, nonostante le dichiarazioni di facciata, non è amico dei Comuni e del territorio – ha sottolineato Michele Malfatti, Coordinatore della Consulta dei Piccoli Comuni della Liguria. – L’insoddisfazione dei piccoli, ma anche dei medi, Comuni non può rivolgersi anche all’Associazione Nazionale, che, schiacciata dalla lobby delle città metropolitane, non sta esercitando un’efficace azione di contrasto al Governo”.

“E’ arrivato il momento che ANCI nazionale chiami tutti i Sindaci d’Italia a protestare a Roma” – è l’appello di Rosario Amico, Sindaco di Serra Riccò e Vice Presidente di ANCI Liguria. “Occorre una mobilitazione permanente”.

“Per usare una metafora, i Comuni oggi sono in trincea e chi vuole vincere non fa mancare i rifornimenti alla prima linea – ha commentato Daniele Buschiazzo, Sindaco di Sassello (GE), neo-eletto rappresentante di ANCI nel direttivo di Federparchi – Stiamo arrivando allo scontro istituzionale”.

“Il nostro Comune ha subito nell’ultima alluvione del novembre 2014 la perdita di due vite umane, 25 famiglie evacuate di cui 5 non sono ancora rientrate nelle loro abitazioni, e somme urgenze per 3,4 milioni di euro. Dalla Regione Liguria abbiamo ricevuto comunicazione di impegno per 1,5 milioni di euro, che non bastano a coprirne nemmeno la metà – commenta amareggiato Vittorio Centanaro, Sindaco di Leivi, nel Levante genovese. “Non solo il Governo non ha adottato nessuna misura a nostro favore, ma ci troviamo addirittura ad affrontare un taglio di 556.000 euro al Fondo di Solidarietà: è inaccettabile e insostenibile”.

“Molti Comuni del savonese lamentano una situazione che è diventata assolutamente insostenibile, che ci impedisce di chiudere i bilanci e di continuare a garantire ai nostri cittadini i servizi fondamentali – ha commentato Luigi Pignocca, Sindaco di Loano. – Ci era stata preannunciata una riduzione del Fondo di Solidarietà del 4% ma per molti di noi questa quota è stata ampiamente superata: così non possiamo andare avanti”.

“Gli ultimi tagli al Fondo di Solidarietà superano di gran lunga quello che ci era stato prospettato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze: qualcosa non funziona nel nostro attuale sistema dirigenziale e ministeriale e lascia gli amministratori locali nello sconcerto – ha confermato Ennio Fazio, Sindaco di Ceriale. – Propongo che i funzionari del Ministero vengano a fare una full immersion nei nostri Comuni per capire cosa significa nella pratica applicare le norme”.

“Oggi gli amministratori devono combattere contro lo Stato, che invece di giocare a nostro favore ci gioca contro, ponendoci un percorso ad ostacoli – ha dichiarato Giacomo Chiappori, Sindaco di Diano Marina (IM). – Per far sentire la nostra voce serve un’azione vera, energica e dirompente, perché scrivere lettere non basta più”.

“I Comuni sono l’unica vera istituzione che i cittadini riconoscono come tale – ha commentato Egidio Banti, sindaco di Maissana (SP). – Penalizzarli in questo modo può diventare un boomerang clamoroso per il Governo: spero che il Governo ci rifletta bene”.

 

c.s.