Rimozione del treno deragliato di Andora: la Vernazza Autogru conquista "l'oscar del sollevamento"

La Vernazza autogru ha vinto a Parigi gli “oscar del sollevamento” con la rimozione del treno deragliato di Andora.

Giovedì 23 aprile, nella capitale francese, si è svolta la premiazione degli “Esta Awards of Excellence competition”. L’associazione europea dei trasporti eccezionali, dal 2004 premia, ogni anno,  gli interventi di movimentazione più speciali, complicati e innovativi.

Quest’anno  nella categoria riservata ai lavori svolti con gru superiori alle 120 tonnellate c’era anche la Vernazza Autogru, che ha vinto il primo premio, sfidando appunto altre quattro aziende che operano a livello internazionale, con la rimozione del treno deragliato di Andora. A ritirare l’ambito riconoscimento Domenico Vernazza insieme all’ingegnere Paolo Delfino, ligure doc emigrato in Francia referente d’Oltrape per la cantieristica

Un successo che parla doppiamente savonese: sebbene ora l’azienda abbia sede a Genova,in realtà è nata nel primo dopoguerra a Varazze, dall’idea di Ermete Vernazza e Luigina Patrone.  Inizialmente officina attrezzata per il soccorso stradale, presto si convertì nei servizi di sollevamento con le autogru, arrivando ora ad essere un’azienda che opera in tutto il mondo con sedi a Genova Campi, Milano Lainate, Savona, Massa ed Imperia.

Era il 17 gennaio 2014 quando, a causa del cedimento strutturale di una villetta, una frana cadde sulla linea ferroviaria Savona-Ventimiglia, causando il deragliamento di un treno intercity e la conseguente sospensione di qualsiasi servizio. Fortunatamente nell’incidente non vi furono feriti gravi, ma per 39 giorni, sono al 24 febbraio 2014, la Liguria fu letteralmente divisa in due. Dopo opportune valutazioni fu deciso per la rimozione dei convogli deragliati via mare, operazione di cui venne incaricata la Vernazza Autogru.

Da Genova arrivò una superchiatta con due autogru sopra che, dopo aver sollevato il locomotore e le due carrozze rimaste sui binari, le riportarono in asse, permettendo così lo spostamento. Un intervento spettacolare, che vide impegnati centinaia di persone sui quali furono puntati gli occhi di tutto il mondo, portato a termine in meno di 24 ore.

Un’operazione così delicata, complicata ed innovativa da guadagnarsi dunque il primo premio degli Esta.