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Attualità | 27 aprile 2015, 17:15

Vado Ligure, completata al 30% la piattaforma Maersk

Oltre ai lavori per la costruzione della piattaforma, nel frattempo è stata avviata la realizzazione della viabilità di accesso, il sovrappasso sulla via Aurelia e sono in corso le iniziative per riorganizzare il sistema ferroviario al servizio del terminal contenitori.

Vado Ligure, completata al 30% la piattaforma Maersk

Alla fine del 2014 lo stato di avanzamento lavori della piattaforma containers di Vado Ligure ha raggiunto il 30% con la conferma che le nuove banchine di APM Terminals saranno completate entro il 2017. Oltre ai lavori per la costruzione della piattaforma, nel frattempo è stata avviata la realizzazione della viabilità di accesso, il sovrappasso sulla via Aurelia e sono in corso le iniziative per riorganizzare il sistema ferroviario al servizio del terminal contenitori. 

L'entrata in funzione della struttura porterà un notevole beneficio per i porti liguri, infatti, con un'offerta aggiuntiva, in termini di capacità, pari ad oltre 750 mila containers/anno, ma soprattutto con la possibilità di ospitare navi di nuova generazione e di dimensioni crescenti, grazie alla disponibilità di fondali fino a 22 metri di pescaggio utile ed a una elevata produttività di banchina, che si sommerà ad un efficiente e indipendente servizio ferroviario in grado di servire un hinterland esteso sino ai mercati del sud Europa.

Questo consentirà di recuperare una parte del traffico contenitori destinato all'Italia settentrionale che oggi si attesta sui porti del “northern range” europeo, da Anversa a Rotterdam e Amburgo, con l'ulteriore possibilità per il sistema portuale ligure di diventare competitivo anche per le merci europee che transitano da Suez. 

L'intervento, inoltre va nella direzione, auspicata dall'Unione Europea, del riequilibrio dei traffici sull'asse nord-sud, lungo il corridoio Reno – Alpi, rappresentando un importante accesso da sud ai mercati europei, contribuendo a migliorare gli impatti ambientali grazie sia al potenziamento del trasporto ferroviario (è previsto che almeno il 40% dei contenitori movimentati a Vado Ligure sarà inoltrato su treni), sia alla riduzione del percorso delle merci sia infine per il rilevante utilizzo delle tecnologie “green” nelle attività portuali. 

r.g.

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