Attualità - 27 aprile 2015, 09:00

"Allerta meteo: deve cambiare il sistema. Serve un Radar": Forzano scrive alla Paita e Burlando

La regione Liguria gestisce il radar meteorologico di Monte Settepani (SV) che è uno strumento per l'osservazione delle nubi e delle precipitazioni, bisogna potenziare e automatizzare il sistema

È stata lanciata una  proposta al presidente della Regione, Claudio Burlando, e all'assessore Raffaella Paita dal presidente del Comitato Casello Albamare, Paolo Forzano: La regione Liguria gestisce il radar meteorologico di Monte Settepani (SV) che è uno strumento per l'osservazione delle nubi e delle precipitazioni. L'onda elettromagnetica emessa dal radar sotto forma di impulsi viene retrodiffusa dalle nubi, che costituiscono il bersaglio meteorologico. La misura della potenza e della fase (radar Doppler) della radiazione ricevuta permette di caratterizzare la natura del bersaglio meteorologico. 

La situazione relativa al dissesto idrogeologico sappiamo essere particolarmente problematica in Liguria e recentemente si è aperta una vicenda giudiziaria proprio su tale argomento.

Afferma Forzano “In Liguria il tempo cambia velocemente anche a causa della sua conformazione territoriale . La regione Liguria ha un radar meteo doppler gestito assieme alla regione Piemonte, ma i dati che l'Arpal della regione Liguria presenta sono per addetti ai lavori. Quindi serve “presentare” i dati del fenomeno così come si sta evolvendo affinchè chiunque sia nelle migliori condizioni per poterli interpretare “da solo”, e per questo basta poco. Successivamente con modelli computerizzati, analizzati i fenomeni in evoluzione e fare previsioni a corto raggio temporale. Terzo automatizzare il livello di informazione (sia per quanto sta avvenendo che per quanto è in previsione a breve) in modo da distribuire questa informazione ai cittadini del territorio della zona ed alle singole aree interessate. Cittadini e decisori. “

 

Continua Forzano “La regione Liguria gestisce il radar meteorologico di Monte Settepani (SV) che è uno strumento per l'osservazione delle nubi e delle precipitazioni. L'onda elettromagnetica emessa dal radar sotto forma di impulsi viene retrodiffusa dalle nubi, che costituiscono il bersaglio meteorologico. La misura della potenza e della fase (radar Doppler) della radiazione ricevuta permette di caratterizzare la natura del bersaglio meteorologico”.

Ma come funziona questo strumento? Spiega Forzano “I radar meteorologici consentono il monitoraggio in tempo reale di intensità di precipitazione, velocità del vento, presenza di grandine, entro un raggio di 150-200 km dal sito radar e con una definizione dell'ordine di 1 km2;

le previsioni a brevissimo termine (fino a 3-6 ore) di fenomeni temporaleschi associati a precipitazioni intense, grandine, ecc.;le previsioni di piena: l'utilizzo congiunto dei radar e della rete di monitoraggio al suolo permette, attraverso una stima ottimale della quantità di precipitazione sull'intero territorio regionale, l'inizializzazione di modelli idrologici.

Conclude “Normalmente un indagine radar su un raggio di 250 km dà dei valori precisi soltanto in un raggio di 100 km. Per questo motivo si dovrebbe disporre di una distribuzione uniforme di questi strumenti di rilevamento sul territorio.”

rg