Sulla chiusura degli uffici postali frazionari, che tra gli altri riguarderebbe anche quello situato nella frazione di Casanova a Varazze, il deputato varazzino Sergio Battelli, del Movimento 5 Stelle, ha le idee chiare: «Noi non ci stiamo! Abbiamo presentato al Governo le nostre proposte, vedremo se le voteranno».
Un tema quello della soppressione degli uffici periferici che tocca diversi centri del savonese e che nei giorni scorsi ha sollevato molte rimostranze da parte dei tanti cittadini interessati. In particolare le polemiche si sono fatte sentire a Varazze, dove i residenti di Casanova sono arrivati a minacciare la dirigenza di Poste Italiane di chiudere ogni tipo di rapporto economico con le Poste, dai conti correnti ai contratti telefonici.
E ora, mentre dalla società hanno comunicato che il piano di razionalizzazione con relativi tagli è slittato a data da destinarsi, l’onorevole varazzino si schiera dalla parte dei propri concittadini: «Stiamo assistendo ad una progressiva chiusura di uffici postali situati nelle frazioni dei vari Comuni - spiega Battelli -. Non è accettabile che le Poste non tengano in considerazione che ci sono tantissimi cittadini nel nostro entroterra che non possono essere costretti a spostarsi di chilometri per andare ad un ufficio postale».
Dal Movimento 5 Stelle è così partita un’azione politica con una mozione da presentare alla Camera. «Abbiamo preparato un atto – conclude Battelli - che impegna il Governo a intervenire presso Poste Italiane affinché nel processo di riorganizzazione degli uffici postali non vengano penalizzate le frazioni. Ciò attraverso la presa in considerazione di criteri ulteriori a quelli già previsti, ad esempio i tempi di percorrenza per il raggiungimento dell’ufficio più vicino, l’età anagrafica media degli abitanti e l’offerta di trasporto di cui i cittadini possono avvalersi».