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Politica | 24 aprile 2015, 16:45

Il deputato varazzino Sergio Battelli (M5S) dice “No” alla chiusura degli uffici postali frazionari

Pronta una mozione da presentare alla Camera per salvare anche l’ufficio varazzino di Casanova.

Il deputato varazzino Sergio Battelli (M5S) dice “No” alla chiusura degli uffici postali frazionari

 

Sulla chiusura degli uffici postali frazionari, che tra gli altri riguarderebbe anche quello situato nella frazione di Casanova a Varazze, il deputato varazzino Sergio Battelli, del Movimento 5 Stelle, ha le idee chiare: «Noi non ci stiamo! Abbiamo presentato al Governo le nostre proposte, vedremo se le voteranno».

Un tema quello della soppressione degli uffici periferici che tocca diversi centri del savonese e che nei giorni scorsi ha sollevato molte rimostranze da parte dei tanti cittadini interessati. In particolare le polemiche si sono fatte sentire a Varazze, dove i residenti di Casanova sono arrivati a minacciare la dirigenza di Poste Italiane di chiudere ogni tipo di rapporto economico con le Poste, dai conti correnti ai contratti telefonici.

E ora, mentre dalla società hanno comunicato che il piano di razionalizzazione con relativi tagli è slittato a data da destinarsi, l’onorevole varazzino si schiera dalla parte dei propri concittadini: «Stiamo assistendo ad una progressiva chiusura di uffici postali situati nelle frazioni dei vari Comuni - spiega Battelli -. Non è accettabile che le Poste non tengano in considerazione che ci sono tantissimi cittadini nel nostro entroterra che non possono essere costretti a spostarsi di chilometri per andare ad un ufficio postale».

Dal Movimento 5 Stelle è così partita un’azione politica con una mozione da presentare alla Camera. «Abbiamo preparato un atto – conclude Battelli - che impegna il Governo a intervenire presso Poste Italiane affinché nel processo di riorganizzazione degli uffici postali non vengano penalizzate le frazioni. Ciò attraverso la presa in considerazione di criteri ulteriori a quelli già previsti, ad esempio i tempi di percorrenza per il raggiungimento dell’ufficio più vicino, l’età anagrafica media degli abitanti e l’offerta di trasporto di cui i cittadini possono avvalersi».

 

Cristina Celli

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