“C'è una donna in ogni caso; appena mi portano un rapporto, io dico: "Cherchez la femme”, scriveva Alexandre Dumas nel romanzo “I mohicani di Parigi”. In questo caso la donna, non nascosta, è Raffaella Paita e il problema sarebbero le due liste civiche che sosteranno la sua candidatura alla Presidenza della Regione Liguria per il Pd.
Giorni ed ore febbrili si sono vissute e si stanno vivendo in Provincia di Savona, ma sembra che ormai il quadro sia quasi stato definito. Nella civica di orientamento più politico sembra entreranno l’assessore regionale ai trasporti Enrico Vesco, capolista per Imperia e Savona, Dario Lavagna, ex appartenente a Rifondazione Comunista e consigliere comunale di Savona, e Alberto Passino, presidente del consiglio comunale di Albenga. Nella lista sarà sicuramente presente anche una donna, ma sul nome manca ancora l’ufficialità. Sicuro candidato di questa lista a Genova e capolista l’assessore regionale allo sport Matteo Rossi, coinvolto nell’inchiesta sulle “Spese pazze”.
Sembra entreranno a far parte di quella di orientamento più moderato Alberto Marsella, originario di Savona e consigliere Regionale dell’Italia dei Valori, e un balneare: diversi hanno fatto il nome di Enrico Schiappapietra.
La battaglia più aspra si starebbe però combattendo nel Ponente.Se nelle scorse settimane molti avevano caldeggiato la candidatura di Alessandro Cibien, ex vicesindaco di Andora, sembra che sia riaperta la partita Roberto Schneck. Un nome che torna in pole position dopo gli ultimi sondaggi che vedono Luca Pastorino al 14% di preferenze. In molti sarebbero dunque preoccupati dell’elevato numero di consensi sinora guadagnati dal candidato alla Presidenza della Regione Liguria di “Rete a sinistra” ed il nome di Schneck potrebbe raccogliere le preferenze dell’elettorato di centro-destra. L’ultima parola spetta ovviamente a “la femme”.