E’ stato scovato dal gatto di casa che, recatosi in giardino, ha cominciato a “puntare” un cespuglio ed attirato l’attenzione della proprietaria. E' stato così scoperto un giovane airone cenerino gravemente ferito, che si era rifugiato in un giardino alla periferia di Cairo Montenotte, vicino al torrente.
Il volatile, con lesioni ad un occhio e ad un’ala, è stato recuperato dai volontari della Protezione Animali savonese, che ora lo stanno curando per "cercare di farlo guarire e poterlo poi liberare in una zona meno ostile. Aironi e cormorani si stanno sempre più stanziando in Valle Bormida, dove cacciano i piccoli pesci che a tonnellate vengono liberati nei torrenti per il cosiddetto “ripopolamento ittico” a favore della “pesca ricreativa” - affermano dall'enpa - Un’attività su cui puntano molte amministrazioni locali per creare un turismo “mordi e fuggi”, invece di favorire, come da tempo suggerisce l’ENPA, un corretto contatto con la natura, in cui non si tagliano alberi e non si uccidono animali".
"C’è quindi un conflitto in atto tra pescatori ed aironi e cormorani, con le associazioni che da tempo chiedono l’apertura della caccia a questi volatili per ridurne il numero e quindi la predazione di poveri pesci d’allevamento destinati alla pesca “sportiva”; e tra tanti pescatori che “mugugnano” ma comunque li tollerano, c’è forse qualcuno che tenta di ucciderli o ferirli; ed infatti l’ENPA è fortemente preoccupata per l’aumento del numero di aironi e cormorani con ferite sospette che soccorre in Valbormida".
"Intanto crescono ogni giorno i soggetti di fauna selvatica ferita o in difficoltà recuperati dai volontari dell’ENPA che, malgrado l’associazione sia un organismo privato e senza finanziamenti statali, sostituiscono senza alcun aiuto la Provincia che dovrebbe svolgere per legge tale attività".