Con l’inizio della bella stagione aumentano di giorno in giorno di gli animali selvatici feriti o in difficoltà che i volontari della Protezione Animali savonese, associazione privata e mai finanziata dallo stato, sono chiamati a soccorrere tra la generale indifferenza delle istituzioni che dovrebbero invece per legge prendersene cura; sono mediamente due al giorno e diventeranno 10-15, ogni giorno, da maggio ad agosto.
"Tra essi, spiega l''Enpa, due interessanti ritrovamenti sono avvenuti ieri lungo la Riviera savonese; un variopinto martin pescatore, purtroppo poi morto per le gravi lesioni probabilmente dovute ad un urto contro un’auto, è stato soccorso nel porto di Loano; e poco dopo è toccato ad un tarabusino a Borgio Verezzi, anche lui malconcio ma che si è subito ripreso ed è anzi divenuto aggressivo, come mostra la foto nella sua tipica posizione di difesa/mimetizzazione (vive nei canneti, dove così diventa indistinguibile), al punto da costringere i volontari ad avvicinarglisi muniti di visiera di sicurezza per alimentarlo".
Da oltre due anni la Provincia – cui compete per legge tale servizio - non eroga all’ENPA alcun aiuto economico e l’associazione si trova in grosse difficoltà; ma continuerà ad operare in ogni modo e per quanto possibile, perché sa di essere purtroppo l’unica risorsa per gli animali selvatici bisognosi di cure, che altrimenti verrebbero lasciati morire tra i soliti gelidi rimpalli di responsabilità e (in)competenze della burocrazia pubblica.