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Politica | 02 aprile 2015, 12:00

#Regionali2015: Liguria Cambia lascia Raffaella Paita (PD). La replica "Non accetto ricatti da nessuno"

"Purtroppo a seguito di innumerevoli incontri, riunioni e contro riunioni, abbiamo constatato che forse la volontà del Candidato Presidente Paita non è quella di confrontarsi con un gruppo civico moderato forte e determinato a contribuire a rendere e costruire una Liguria più efficiente, ma bensì ad accontentare gruppi sparsi di persone auto referenziate a differenza di Liguria Cambia che ha già verificato la propria penetrazione sul territorio mediante numerosi sondaggi" - spiega Carlo Capacci (Liguria Cambia)

#Regionali2015: Liguria Cambia lascia Raffaella Paita (PD). La replica "Non accetto ricatti da nessuno"

"Purtroppo a seguito di innumerevoli incontri, riunioni e contro riunioni, abbiamo constatato che forse la volontà del Candidato Presidente Paita non è quella di confrontarsi con un gruppo civico moderato forte e determinato a contribuire a rendere e costruire una Liguria più efficiente, ma bensì ad accontentare gruppi sparsi di persone auto referenziate a differenza di Liguria Cambia che ha già verificato la propria penetrazione sul territorio mediante numerosi sondaggi".

Carlo Capacci annuncia la fuoriuscita di Liguria Cambia dalla coalizione di centrosinistra per elezioni regionali. Il motivo alla base della scelta è il mancato accordo con la candidata alla presidenza della Regione Liguria Raffaella Paita, per far entrare nel listino del PD anche il prof. Ezio Capurro. La diretta interessata, la candidata Raffaella Paita, ha subito replicato a Capacci senza entrare ulteriormente nella polemica: "In bocca al lupo. Io non accetto ricatti da nessuno. Listino e giunta li scelgo io".

Intanto sull'accaduto la presa di posizione di Capacci è chiara e forte: "Liguria Cambia è nato come soggetto politico amministrativo capace di portare una ventata di efficienza e di buona amministrazione nel Governo della Regione Liguria. Scopo del movimento è quello di portare le proprie idee all’ interno del Consiglio Regionale: meno burocrazia, riduzione della distanza tra cittadino e politico, riduzione delle spese regionali mediante riorganizzazione della struttura Regionale, elaborazione di una visione di sviluppo economico ed infrastrutturale a medio lungo termine per la nostra Regione" - precisa Capacci.

"Liguria Cambia ha aggregato altre forze civiche e costituito il Gruppo Consiliare in Regione, al quale hanno aderito i Consiglieri Regionali Prof. Armando Ezio Capurro ed Ezio Chiesa. Abbiamo realizzato una lista per la corsa alle regionali, una lista forte alla quale hanno dato la propria adesione molte persone sia della società civile, che con esperienza nelle amministrazioni pubbliche, però tutte pronte a realizzare un percorso, completamente svincolato  dalle logiche dei partiti e che potesse effettivamente avere voce in capitolo per le future scelte dell’amministrazione regionale. - ricorda - Il progetto è molto semplice: persone con competenze e esperienza, tutte dotate di proprio lavoro e quindi non alla ricerca di uno stipendio mensile, disposte a mettersi in gioco  e un domani a contribuire con proprie istanze finalizzate a sburocratizzare e semplificare la Liguria".

"Liguria Cambia aveva scelto come collocazione la coalizione di Centro Sinistra da alcuni mesi, convinti che il Partito Democratico riconoscesse il valore del nostro movimento, facendo cioè un salto culturale in avanti e lasciando definitivamente morire le logiche di spartizione del potere. - spiega Capacci - Liguria Cambia non ha mai modificato la propria posizione, sin dall’ inizio ha chiesto un posto nel listino per il Prof. Capurro (che con un solo provvedimento votato all’ unanimità dal Consiglio Regionale ha fatto risparmiare 70 milioni di Euro ai cittadini liguri), persona che non ha certo bisogno dello stipendio da Consigliere Regionale, ed una rappresentanza all’ interno della Giunta Regionale se meritata a seguito dell’ esito del voto. Nient’ altro se non una garanzia di essere rappresentati da almeno una persona in Consiglio Regionale".

"Purtroppo a seguito di innumerevoli incontri, riunioni e contro riunioni, abbiamo constatato che forse la volontà del Candidato Presidente Paita non è quella di confrontarsi con un gruppo civico moderato forte e determinato a contribuire a rendere e costruire una Liguria più efficiente, ma bensì ad accontentare gruppi sparsi di persone auto referenziate a differenza di Liguria Cambia che ha già verificato la propria penetrazione sul territorio mediante numerosi sondaggi. - chiosa - Per questo motivo Liguria Cambia da oggi lascia la coalizione di Centro Sinistra, senza alcun tipo di polemica. Riteniamo infatti meglio che il diverso modo di vedere le cose sia emerso ora piuttosto che tra qualche tempo.Cosa farà Liguria Cambia domani ? Chissà …. È presto per dirlo, ma certamente non starà a guardare la Liguria che affonda".

r.g.

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