“E’ l’apoteosi delle più becere rivendicazioni dei tempi di Democrazia Proletaria, che evidentemente vive e lotta in questo Governo. I poliziotti disarmati nei servizi di Ordine Pubblico, sono la vendetta per avere rispedito al mittente l’altra follia del numero identificativo sui caschi, ma noi del Coisp diciamo no a questo silenzio ipocrita che ci vorrebbe rendere complici e muti come pesci.”Questo il duro commento del COISP, alla notizia, che ci era stato chiesto di tenere riservata, di un progetto che mira a “mandare i poliziotti disarmati nei servizi di Ordine Pubblico, per combattere alla pari con i manifestanti”. Questo è un cavallo di battaglia della sinistra più reazionaria ed oltranzista, che evidentemente conta ed influisce in questo Governo più del Ministro dell’Interno, che infatti tace su questa vergognosa iniziativa. Vogliamo una precisa presa di posizione del Capo della Polizia e di Alfano! Più passano le settimane e più la Sicurezza di questo Paese sembra una pessima puntata di “Scherzi a parte”, andata a male come pesce marcio. Come si può pensare di affrontare le tante preannunciate manifestazioni delle prossime settimane? Come possiamo contrastare le minacce terroristiche nei prossimi eventi di risonanza mondiale come Expo e Giubileo? A mani nude? Voci dei corridoi parlamentari riferiscono che l’argomento usato per motivare questo ignobile progetto, sembra essere stato che i “bobbies” inglesi sono disarmati, ma ciò è completamente falso. L’ultimo progetto F.I.S.H. (Force Inducted Safety Help) prevede i “bobbies” armati non solo con pistole, ma anche con Taser, spray al peperoncino, giubbotti antiproiettile sottocamicia e tutti quei dispositivi necessari a tutelare un Operatore di Polizia, cose che da noi solo il Coisp, inascoltato, continua a rivendicare da anni. Essere presi a pesci in faccia da questa politica, senza che nessuno alzi un dito per difendere i poliziotti, è l’ennesima, tristissima prova di “com’è profondo il mare” in cui si stanno inabissando la democrazia e l’ordine pubblico.
In Breve
domenica 24 novembre
sabato 23 novembre
Che tempo fa
Rubriche
Accadeva un anno fa
Sanità
Attualità
Attualità