Fare surf dopo aver perso una gamba, la storia del varazzino Fabrizio Passetti e del suo sogno mondiale

Grande passione per il surf e una volontà smisurata che ti spinge a non mollare di fronte ad una grandissima avversità che porta via una gamba. Sono questi gli ingredienti principali della storia di Fabrizio Passetti, 32enne ligure, che rappresenterà l’Italia ai primi Campionati Mondiali ISA di Adaptive Surf in programma a settembre in California

Nato a Genova, ma varazzino di adozione, Passetti si è avvicinato al mondo del surf all’età di 13 anni, come racconta nel suo blog personale “…Quando mi sono spostato da Genova a Varazze, ho visto delle foto sul muro di un bar frequentato da surfisti, immediatamente sono diventati non solo i miei idoli, ma anche grandi amici. Ci ho messo poco a capire che era quella la passione che dovevo seguire, era proprio quello che volevo fare quello che mi avrebbe fatto sentire completo”.

Cosi, onda dopo onda e il film “Un mercoledì da leoni” come colonna sonora, Passetti ha iniziato come “free surfer”, assimilando molto velocemente la nobile arte del surfista, nonostante fosse il più giovane del gruppo insieme al suo amico Fabio Giusto.

Dopo l’apprendimento, ecco arrivare le prime gare, sempre in compagnia del suo amico fraterno, tra cui la finale ai campionati italiani a soli 16 anni: “Io sono arrivato 5° e Fabietto 3º, quella sconfitta mi aveva motivato a riprovarci l’anno dopo e così mi sono allenato tantissimo, raggiungendo un livello di gran lunga superiore all’anno precedente. Era il 2000 e finalmente potevo dire di saper fare surf”.

Poi, pochi mesi prima della gara, il destino beffardo che ti porta via una gamba dopo un incidente motociclistico e l’inizio del calvario “Il giorno del mio 18º compleanno, il 9 settembre, mi è stato detto che mi avrebbero amputato la gamba. Sono seguiti anni di ospedale, tra infezioni, riabilitazione, e ancora infezioni. Per un anno e mezzo non ho potuto indossare una protesi, ma la mia sofferenza più grande era quella di non poter rientrare in mare.”

“Dopo 14 anni – racconta Passetti – sono tornato in acqua a Bali, non solo mi sono alzato sulla tavola, ma sono riuscito a eseguire truck su onde di misura. Tornare in mare è già stata una vittoria, ma non voglio limitarmi a questo, infatti, intendo partecipare ai primi Campionati Mondiali di Adaptive Surf che si terranno a La Jolla, in California dal 25-27 settembre, e provare a vincere. Questa per me è una seconda opportunità per provare che posso fare magie sulla tavola, realizzare il sogno di tornare alla mia vita e fare surf a livelli agonistici".

In merito a questo progetto, Passetti ha lanciato una raccolta fondi online per aiutarlo a coprire almeno una parte delle spese https://www.indiegogo.com/projects/fabrizio-s-para-surfing-world-championship-dream

“Questo progetto fa parte del mio obiettivo e impegno a lungo termine per incoraggiare e sostenere il para-surfer e la para-atleti, ad accettarsi, superare le sfide,  realizzare il loro potenziale e i loro sogni - conclude Passetti - Ho già iniziato a condividere la mia storia sul mio blog “Stand.Walk.Surf.Repeat.” lanciato con il proposito di sensibilizzare il pubblico e creare uno spazio di supporto per gli atleti che vogliono tornare a una vita sportiva regolare”.

Passetti è anche anche Ambasciatore di "Flying Angels", un Onlus, con base a Genova, che aiuta a salvare bambini in gravi condizioni di salute che non hanno alcuna possibilità di cura nel loro paese.