Politica - 24 marzo 2015, 17:30

Savona, elettrificazione del porto? “Necessario progetto condiviso da Comune e Autorità Portuale”

Giovedì sarà votato in consiglio comunale l’Ordine del Giorno sull’inquinamento prodotto dai fumi delle navi da Crociera, presentato dalle consigliere Pongiglione e Debenedetti

L'Ordine del Giorno sull’inquinamento prodotto dai fumi delle navi da Crociera in porto a Savona sbarca in consiglio comunale. L’odg presentato il 16 marzo dalle consigliere di minoranza Daniela Pongiglione (Noi per Savona) e Milena Debenedetti (M5S) sarà discusso al prossimo consiglio comunale previsto giovedì 26 marzo in palazzo Sisto.

L’ordine del giorno chiede alla giunta e al sindaco di impegnarsi a “far effettuare quanto prima ad Arpal i necessari rilievi di analisi della qualità dell'aria e di rilevamento delle emissioni acustiche nella zona del porto e vie circostanti, l'affidamento all'Agenzia regionale garantirà criteri e risultati oggettivi, necessari come base di un percorso condiviso, di attivarsi tempestivamente con l'Autorità Portuale per impostare un progetto di elettrificazione delle banchine del porto”. L’elettrificazione delle banchine deve consentire “il superamento del grave e preoccupante problema, l'adeguamento alle indicazioni e normative europee nell'ambito tecnologico ambientale e un significativo utilizzo per la parte a metano della Centrale di Vado Ligure”.

“Da tempo i cittadini residenti nelle zone della Darsena, della Villetta, e delle vie adiacenti alla zona portuale segnalano i problemi legati alla continua accensione dei motori delle navi durante la loro permanenza in porto, causa di gravi disagi e di preoccupazione per la salute – si legge nell’ordine del giorno - Tale accensione è oggi necessaria per fornire l'energia elettrica a tutti i servizi di bordo (luci, climatizzazione, frigoriferi ecc.) e il porto di Savona, a differenza di altri in Italia e in Europa, non è dotato (né si sta ancora attrezzando per dotarsi) di banchine elettrificate in grado di eliminare l'inconveniente. L'elettrificazione è già realizzata a Civitavecchia, La Spezia e Bari, mentre Venezia è a livello di studio di fattibilità già completato e consegnato ad Autorità Portuale. Inoltre la Regione Liguria ha individuato nell'inquinamento prodotto dalle navi in sosta in porto un problema sempre crescente e ha commissionato alla Techne Consulting uno studio per valutarlo. Secondo i risultati di tale indagine, il massimo dell'inquinamento si trova al porto container di Voltri Pra, al Molo Fornelli di La Spezia ed al Terminale Costa Crociere di Savona”.

“L'inquinamento non è limitato alle adiacenze del porto, ma riguarda un raggio di tre-quattro chilometri dalla banchina e quindi incide sulla qualità dell'aria in tutta la città: ci si riferisce a ossidi di azoto, composti solforati, metalli pesanti, composti organici aromatici, classificati dall'OMS come "responsabili certi" di malattie cardio-respiratorie e tumorali”, precisano le consigliere.

Le consigliere di minoranza Pongigiolne e Debenedetti presentano l’odg “tenuto conto che il Comune di Savona ha mostrato sensibilità e responsabilità ambientale aderendo al Patto europeo dei Sindaci e sottoscrivendo l'accordo per le Smart Cities e che non è da sottovalutare il livello di inquinamento acustico, particolarmente avvertito nelle zone residenziali limitrofe al porto, per ridurre il quale la UE, con la raccomandazione dell' 8/5/2006, invitava all'utilizzo di "elettricità erogata da reti elettriche terrestri, per le navi ormeggiate nei porti comunitari".

“Per quanto riguarda il porto di Vado, il Comune, nell'ambito della piattaforma Maersk, sta chiedendone l'elettrificazione, che potrebbe utilizzare la turbina a gas della centrale Tirreno Power ed essere attivata a Savona mediante un elettrodotto che sfrutti il percorso ferroviario portuale”.

Debora Geido