Manca poco al Giro d’Italia la cui partenza ingauna è prevista per il 10 Maggio, ma le manifestazioni collaterali inizieranno anche prima. Un calendario ricchissimo di avvenimenti e la somma necessaria per realizzare tutto senza intaccare le tasche dei cittadini 150 mila euro.
Investitori e sponsor pubblici e privati si sono fatti avanti e ad oggi Eraldo Ciangherotti ci fornisce alcuni dei numeri del Giro “Dunque, nelle lettere di impegno ad erogare contributi, tra gli sponsor pubblici, troviamo un quartetto di comuni: Alassio, con 20.500,00 euro, Andora con 15.000,00, Finale Ligure con 15.000 e Laigueglia con 10 mila. A questi, si aggiungono gli sponsor privati: Fitimex con 5 mila euro, Gruppo GSL dell'Ortopedia privata in convenzione con 15 mila euro, Noberasco con 15 mila, Coop Liguria con 10 mila e IBarter con 10 mila euro in "crediti spendibili nel circuito di baratto", e siamo peraltro curiosi di sapere il duo Tomatis-Cangiano cosa vorrà barattare. Forse il Piatto Blu per la Maglia Rosa? “.
Continua Ciangheroitti “Mancano altri, perché per arrivare a coprire i costi necessari per la tappa (150 mila) e per le altre manifestazioni correlate (50 mila) servono ulteriori finanziamenti. Come fare? Siccome il vice sindaco Tomatis ha assicurato, in Consiglio Comunale, che i cittadini ingauni non avrebbero speso neppure un centesimo per la tappa, dove recuperiamo le palanche che mancano? Altro baratto? Chiediamo a qualche altro comune, magari dell'entroterra, di pagare al posto di Albenga? Li chiediamo in prestito ad Albenga Salute? Allo Studio Cangiano-Vazio? Li togliamo dal vitalizio dell'onorevole? Oppure, molto più semplicemente, li preleviamo dalle tasche degli albenganesi?”