Politica - 19 marzo 2015, 09:45

Sicurezza e immigrazione, Viale: “Un binomio che era possibile. Ora il sistema è fuori controllo e servono regole severe”

"I gravissimi fatti di Tunisi sono l’ennesimo allarme di una guerra a due passi dai nostri confini: necessario chiudere le nostre frontiere. Basta con l’importazione incontrollata di nuovi poveri o delinquenti che aumentano le tensioni sociali, penalizzano i cittadini italiani e gli immigrati regolari che lavorano e pagano le tasse"

 

"L’immigrazione se controllata e se regolamentata da norme precise può rappresentare un elemento positivo in un momento di crescita economica. Tutto il contrario di quello che accade oggi nelle nostre città e nei nostri quartieri: le politiche scellerate del governo Renzi-Alfano hanno trasformato il nostro Paese in un approdo per disperati, potenziali terroristi, clandestini e nuovi poveri dalla cui tratta si riempiono le tasche scafisti e cooperative dalle dubbie finalità umanitarie. I gravissimi fatti di Tunisi sono la dimostrazione dei pericoli di una guerra che si sta estendendo ogni giorno di più, a pochi chilometri dai nostri confini. Dobbiamo difenderci: il primo passo è la chiusura delle nostre frontiere.

È ora di dire basta con questa politica ingannevole che dietro al buonismo mascherato da fasulla integrazione nasconde l’assoluta incapacità della sinistra a trovare soluzioni efficaci di convivenza sociale penalizzando i cittadini italiani e tutti quegli immigrati regolari che da anni abitano nel nostro Paese, lavorano e pagano le tasse». Così Sonia Viale, segretario regionale della Lega Nord Liguria, interviene sui temi dell’immigrazione e della sicurezza che domani saranno al centro del convegno organizzato dal Carroccio a Genova Sampierdarena. All’evento, in programma a partire dalle 17 nella sala del Municipio II Centro Ovest (via Sampiedarena 34), oltre a Sonia Viale parteciperanno anche Edoardo Rixi, candidato alla Presidenza della Regione Liguria per la Lega Nord, Tony Iwobi, responsabile federale Lega Nord Sicurezza e Immigrazione. «Tony Iwobi, italo-nigeriano, che da oltre trent’anni è in Italia dove lavora ed è stato eletto anche consigliere comunale, ci parlerà di come l’integrazione sia possibile – spiega Viale – nel convegno di domani avremo modo di ascoltare i preziosi contributi di chi ogni giorno deve fare i conti con le crescenti situazioni di disagio e di conflitto sociale generate dal fenomeno, oggi del tutto fuori controllo, dell’immigrazione dopo l’abolizione del reato di clandestinità e la depenalizzazione di una serie di reati che, grazie al ministro all’In-Giustizia Orlando, stanno trasformando il nostro Paese in un Far West senza regole con paradossi per cui un cittadino arriva, come il caso del benzinaio vicentino Stacchio, a dover essere messo sotto scorta per aver difeso una commessa e la titolare di una gioielleria vittime di una rapina da parte di una banda di rom. Il disagio e le situazioni di conflitto sociale purtroppo sono una tragica realtà anche a Genova e in Liguria: nelle nostre carceri, ad esempio, gli stranieri rappresentano il 60% dei detenuti e quasi ogni giorno abbiamo notizie di risse e tentati suicidi".

Alla tavola rotonda, moderata da Davide Rossi, capogruppo della Lega Nord nel Municipio Centro Ovest, partecipano anche un rappresentante del Sindacato italiano appartenenti Polizia, Salvatore Mazzeo, direttore del carcere di Marassi e l’imprenditore Massimo Storace.

"Il dialogo e l'ascolto degli operatori e delle forze dell’ordine è il nostro punto di partenza per il programma sulla sicurezza – commenta Viale – una tematica che riteniamo prioritaria per la crescita e lo sviluppo della Liguria e che la sinistra non ha mai voluto e saputo affondare, se non con qualche boutade elettorale. Il nostro candidato alla Presidenza della Regione Liguria Edoardo Rixi da anni segue con grande attenzione tutte le problematiche e le ricadute pessime che le situazioni di illegalità e di abusivismo stanno generando sulla qualità della vita dei liguri e delle imprese. Con Edoardo Rixi alla presidenza della Regione, l’impegno sulla sicurezza sarà ai primi posti del programma a partire da un deciso cambio di rotta sulla gestione attuata da anni dalla sinistra dei campi nomadi abusivi".

 

c.s.