L’Amministrazione comunale di Borghetto S. Spirito prosegue per il terzo anno consecutivo il progetto “Parliamo di Legalità”, finalizzato ad approfondire i temi LEGALITÀ, MAFIA, SENSO CIVICO.
Il progetto sarà articolato in varie fasi e proporrà una serie di attività ed incontri, durante i quali questi temi verranno spiegati e contestualizzati. Protagonisti degli incontri saranno, di volta in volta, rappresentanti delle istituzioni, familiari di vittime, autori impegnati a divulgare la cultura della legalità.
Gli incontri si svolgeranno, come da programma allegato, il 20 marzo, il 17 aprile e il 18 maggio.
I° appuntamento: Venerdì 20 marzo 2015
Maria Falcone racconta suo fratello Giovanni Falcone
Borghetto Santo Spirito ospita Maria Falcone, sorella di Giovanni Falcone, il grande magistrato impegnato in prima linea nella lotta alla mafia, ucciso nell'attentato di Capaci il 23 maggio 1992.
In pochi istanti l’odio per la democrazia coltivato dalla mafia fu capace di inghiottire il Giudice Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta. In seguito, a distanza di pochi giorni la mafia tornò ad imporre un nuovo tributo di sangue, straziando il Giudice Borsellino, Emanuela Loi (prima donna della Polizia di Stato caduta in servizio) e quattro uomini della sua scorta.
Con il celebre motto di Falcone “Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a cambiare sulle gambe di altri uomini”, oltre 600 studenti parteciperanno presso il Palazzetto dello Sport di Borghetto Santo Spirito, all’incontro con Maria Falcone.
Perché se Falcone ha lasciato un messaggio, è racchiuso tutto in quella frase, passata alla storia come il testamento morale di un uomo che ha scritto, sacrificando la sua stessa vita, una delle più importanti pagine della storia della giustizia italiana. Ed è proprio affinché quel sacrificio non risulti vano, che Maria Falcone, continua oggi la “missione” del fratello Giovanni: sconfiggere la mafia, cambiando la società. In che modo? Parlando ai giovani, raccontando loro la storia di cittadino innamorato del suo Paese, o meglio della democrazia della sua Italia, al punto da dare la sua stessa vita pur di salvaguardarla.
Professoressa di Diritto negli istituti superiori, Maria Falcone vive ed opera a Palermo. Ha ricoperto per anni il ruolo di Docente di Diritto della scuola e dal 1992 è Presidente della Fondazione "Giovanni e Francesca Falcone" creata in memoria del fratello Giovanni Falcone e della moglie, il giudice Francesca Morvillo.
Come Presidente della Fondazione, è direttamente impegnata nella diffusione e formazione di una cultura antimafia all'interno del mondo giovanile attraverso incontri, dibattiti, manifestazioni e seminari, con gli studenti di ogni ordine e grado, sia in Italia che all'estero. E' anche personalmente impegnata nell'organizzazione degli incontri annuali della Fondazione con la partecipazione di esperti del crimine organizzato nazionali ed internazionali, politici e rappresentanti delle Istituzioni nazionali ed estere.
II° appuntamento: Venerdì 17 aprile 2015 –
Io vi guardo negli occhi.. -La storia di Placido Rizzotto interviene il nipote omonimo Placido Rizzotto.
Placido Rizzotto era un giovane segretario della Camera del Lavoro e venne ucciso in un agguato di mafia ordinato dall'emergente boss Luciano Liggio. Il sindacalista era da poco tornato dalla guerra, dove aveva prestato servizio sui monti della Cernia, in Friuli Venezia Giulia. Era diventato sergente e dopo l'8 settembre, si era unito ai partigiani delle Brigate Garibaldi.
Il padre denunciò la scomparsa di Placido, collaborò per individuare esecutori e mandanti dell'omicidio e chiese giustizia nelle sedi giudiziarie. Se sono stati ritrovati i resti di Placido Rizzotto è sicuramente grazie al lavoro fatto dalla Polizia di Stato, al lavoro che allora fece il Capitano Dalla Chiesa e grazie alla famiglia Rizzotto.
Ma questa voglia di verità e di giustizia della famiglia è continuata fino ad oggi. Infatti, il nipote di Placido, figlio del fratello, che porta il suo stesso nome, è stato insieme a tutta la famiglia in prima linea nel richiedere che fossero continuate le indagini e che fosse fatto tutto il possibile per dare degna sepoltura a Placido Rizzotto.
III° appuntamento: Lunedì 18 maggio:
La cultura della legalità – Il procuratore Nicola Gratteri ed il Professore Antonio Nicaso incontrano gli alunni delle scuole medie e superiori
Il Procuratore aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri e lo scrittore e giornalista Antonio Nicaso nel corso degli ultimi anni hanno collaborato alla realizzazione di diversi libri, tra i quali “La malapianta”, “La mafia fa schifo. Lettere di ragazzi da un paese che non si rassegna”, “La giustizia è una cosa seria”, “Il grande inganno. I falsi valori della 'ndrangheta”, “Fratelli di sangue. Storie, boss e affari della 'ndrangheta, la mafia più potente del mondo”, “Dire e non dire. I dieci comandamenti della 'ndrangheta nelle parole degli affiliati”.
Il Procuratore aggiunto Gratteri ha sempre evidenziato nei suoi incontri, come la cultura sia l’arma più efficace per combattere le mafie. La lotta alle mafie si combatte su più fronti, ma la Scuola deve essere in prima linea, educando ai valori della legalità. Per questo c’è bisogno che lo Stato investa sempre di più in cultura.
Il Procuratore NICOLA GRATTERI è impegnato in prima linea contro la Ndrangheta, la criminalità organizzata calabrese e vive sotto scorta dall'aprile del 1989.
Nel 2009 è nominato procuratore aggiunto della Repubblica presso il tribunale di Reggio Calabria.
Nel 2013 l’allora Presidente del Consiglio dei ministri Letta nomina Gratteri, componente della task force per l'elaborazione di proposte in tema di lotta alla criminalità organizzata.
Il 27 febbraio 2014 Rosy Bindi, in qualità di presidente della Commissione Parlamentare antimafia, annuncia la nomina di Gratteri a consigliere della commissione. Il 1º agosto 2014, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi nomina Gratteri Presidente della commissione per l'elaborazione di proposte normative in tema di lotta alle Mafie.
Ad accompagnare il Procuratore Gratteri, il Prof. Antonio Nicaso, giornalista, scrittore, cercatore e consulente, uno dei massimi esperti di ndrangheta a livello internazionale.