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Il Programma operativo per l'utilizzo del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) per periodo 2014-2020 prosegue le attività della programmazione precedente creando nuove opportunità per il territorio e per lo sviluppo regionale, o almeno così dovrebbe fare dato che ancora le pratiche sono ferme in Regione.
Cosa accade dunque? Accade che, chi vuole accedervi non può farlo e si trova oggi a dover mettere nel cassetto magari anche la possibilità di reinventarsi e dare opportunità alle proprie aziende e attività.
È questa l’esperienza di molti imprenditori agricoli anche della piana ingauna che hanno rischiato questo inverno di dover chiudere i battenti a causa di un mercato immobile, oltre che dei danni derivanti dal maltempo.
Si è ricominciato da poco a caricare i camion ed inizia adesso la stagione per margherite fiori ed aromatiche, ma le preoccupazioni sono forti e ben vivo nella memoria il ricordo delle produzioni al macero a causa dell’invenduto.
Ma perché allora non si cambia tipologia di produzione? Perché non si punta sui prodotti del nostro territorio? Sull’ortofrutta?
Racconta un imprenditore agricolo “Io ho aromatiche e margherite, il mercato è finito per questi prodotti, ho pensato ad una alternativa: alzare i teli e mettere basilico”.
Sarebbe un’ottima soluzione in effetti, ma perché in così pochi l’hanno praticata?
La risposta del nostro lettore è stata “Per farlo dovrei fare altri investimenti, dovrei comprare i macchinari necessari e in questo momento, con alle spalle due stagioni che sono andate male e con le spese che comunque ho dovuto e devo sostenere per tenere aperto, come faccio a pensare magari di spendere 45 mila euro di macchinari per il basilico?”.
Una situazione particolarmente complessa dunque sul punto afferma l'assessore Alessandro Andreis di Albenga "E' vero che i Finanziamenti Europei sono ancora bloccati, ma ci auguriamo che a Giugno possa muoversi qualcosa. Ritendoche verranno valorizzati in maniera particolare le associazioni e gruppi volenterosi che vorranno investire sul territorio".
Mara Cacace