Attualità - 19 febbraio 2015, 18:16

Tirreno Power “tra luci ed ombre”, i dubbi dei sindacati

Cgil, Cisl, Uil in una nota: "Dietro questa vicenda ci sono in sacrifici tremendi dei lavoratori e delle loro famiglie! Chi sta seguendo questa vicenda deve avere questa sensibilità e deve accelerare questo processo"

“Continuano gli incontri tra luci ed ombre”. Questo il commento a caldo dei sindacati dopo il vertice di ieri convocato a Palazzo Chigi nel quale è stato deciso che farà seguito un incontro tecnico di confronto in cui il Ministero dello Sviluppo Economico, dell’Ambiente e della Salute con l’azienda e la Regione effettueranno una sorta di “verifica interna” anche in base alle prescrizioni dell’AIA e alle Migliori Tecnologie Disponibili. Secondo quanto emerso dall'incontro convocato a Palazzo Chigi, al centro dell’incontro tecnico, la volontà di conciliare l’attività della centrale con l’ambiente e la salute, rispettivamente alle possibilità di investimento e di ripresa produttiva della centrale.

“Il Governo continua ad essere il garante di questo difficile percorso che dovrebbe portare a breve alla riapertura della centrale (previo dissequestro) – affermano in una nota le segreterie nazionali Cgil, Cisl, Uil – La presidenza del Consiglio, come ha ieri affermato, desidera ‘adottare soluzioni che consentano la ripresa dell’attività degli impianti'. Inoltre, la presenza contemporanea di tutti gli attori coinvolti (Ministeri, enti locali, azienda), garantisce che una soluzione può essere trovata all’interno dello stesso tavolo di lavoro. Altro dato positivo riguarda la riunione che si terrà la prossima settimana: finalmente tutti hanno preso coscienza che la parte burocratica della vicenda ha la sua importanza (lettere, ricorsi), ma è molto più produttivo studiare, tutti insieme, i nodi rimasti insoluti al fine di trovare soluzioni che consentano la ripartenza a breve della centrale Tirreno Power. E Questo è ancora più importante perché il ministro Galletti ha lasciato intendere in ogni modo che farà di tutto per favorire la ripresa dell’attività produttiva, dando garanzie certe sui punti che l’azienda continua  porre come dirimenti”.

“Invece le ombre – continuano i sindacati – sono i tempi della politica, solo ora ad esempio verrà coinvolto il Ministero della Salute per dare il proprio contributo. Altro elemento negativo è il fatto che dal 23 dicembre, sino a ieri, le parti (azienda e Ministero dell’Ambiente) non hanno dialogato: praticamente quasi 60 giorni trascorsi inutilmente o quasi”.

“Vogliamo gridarlo forte: dietro questa vicenda ci sono in sacrifici tremendi dei lavoratori e delle loro famiglie! Chi sta seguendo questa vicenda deve avere questa sensibilità e deve accelerare questo processo”.

Altro dubbio espresso dai sindacati: “Ci è parso di capire che le posizioni degli azionisti di Tirreno Power siano un pochino rigide anche rispetto agli affidamenti che il Ministero dell’Ambiente ha apertamente garantito. Staremo a vedere cosa uscirà fuori dall’incontro tecnico della prossima settimana, dopodiché ci faremo parte attiva con gli azionisti di Tirreno Power per sciogliere i dubbi che sono affiorati nell’incontro di ieri”.

Domani mattina è convocata dalle ore 11 l’assemblea dei lavoratori di Tirreno Power presso la sala mensa della centrale di Vado Ligure per un confronto alla luce dell'incontro romano.

r.g.