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Politica | 17 febbraio 2015, 10:17

Scioglimento Unione dei Comuni Riviera Palme ed Ulivi, la minoranza di Tovo:"Beffati da una politica da operetta"

"Dimostrazione dello stato confusionale delle amministrazioni forse più preoccupate di non perdere i privilegi che di proseguire un cammino comune così abilmente sbandierato"

Scioglimento Unione dei Comuni Riviera Palme ed Ulivi, la minoranza di Tovo:"Beffati da una politica da operetta"

 

“L'unione dei comuni, per la cui costituzione sono stati spesi gli ultimi mesi e per la quale l'amministrazione comunale aveva svolto un azione di propaganda e di confronto - sia il consiglio comunale  che con i cittadini - si è spenta. Come minoranza comunale siamo ignari ed esterrefatti”. Il consigliere comunale di Tovo San Giacomo Luca Folco interviene sul possibile scioglimento dell’Unione dei Comuni Riviera delle Palme e degli Ulivi.+

La scorsa settimana i sindaci di Pietra, Borgio, Magliolo, Tovo e Giustenice hanno infatti annunciato l’uscita dall’organismo, che comprendeva anche Loano, Balestrino, Boissano, Borghetto e Toirano, per dare vita ad una nuova Unione.

“I nostri due Gruppi, prosegue il consigliere,  avevano ritenuto di aderire all'unione dei comuni in quanto: "... ben consci che il futuro delle Istituzioni è nell’aggregazione e non nella divisione ...", sebbene nella dichiarazione di voto in Consiglio Comunale avevamo espresso perplessità e preoccupazioni sull'unione ma, per volontà di cooperazione avevamo creduto in un sodalizio che vincesse le diversità e, soprattutto, la strumentalizzazione politica che ricerca la Visibilità ai danni dell'Utilità”.

“Oggi, prosegue Folco, dopo aver messo in gioco noi stessi ed i nostri elettori, ci sentiamo beffati da coloro ai quali avevamo dato fiducia nonostante tutto. Abbiamo, involontariamente, assecondato una politica da operetta alla quale la gente è così giustamente ostile”.

“Riteniamo,  sottolinea la minoranza tovese, se la notizia fosse confermata, che avendo riposto fiducia e sostegno in questa iniziativa fosse nostro diritto essere parte in causa di una decisione così grave. Ci chiediamo a quale scopo siano avvenuti tutti gli incontri propedeutici all'Unione nei quali si è affermato che non si poteva agire altrimenti? Incontri dove ai cittadini e a noi stessi si è assicurato che l'unione sarebbe stata solida ed avrebbe resistito ben oltre il mandato minimo”.

“I nostri due Gruppi, sia negli incontri preparatori con la cittadinanza, sia nei consigli comunali con la dichiarazione di voto conclusiva, avrebbero preferito un'unione più ristretta, più territorialmente circoscritta. Ma ciò, allora, ci fu detto essere impossibile”.

“Ora, nell'incertezza di quanto stia accadendo, senza informazioni e senza l'ufficializzazione delle istituzioni, abbiamo notizia di un ribaltone che altro non è se non la dimostrazione di uno stato confusionale delle amministrazioni forse più preoccupate di non perdere i privilegi che di proseguire un cammino comune così abilmente sbandierato”.

“Attendiamo di conoscere le ragioni per le quali è nata questa frattura ma ci auguriamo non siano quelle per le quali avevamo espresso le nostre preoccupazioni mesi or sono. Se così fosse ci sentiremmo ancora una volta beffati così come tanti cittadini ai quali dobbiamo tutti rendere conto”, conclude Folco.

 

r.g.

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