/ Politica

Politica | 16 febbraio 2015, 15:53

Tirreno Power, quali i motivi della crisi misteriosa? Sindacati e legali al lavoro per una denuncia contro ignoti

Oggi in una nota, i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil hanno comunicato che stanno valutando l’ipotesi di presentare una denuncia contro ignoti per capire le cause della crisi che ha colpito la centrale di Vado Ligure

Tirreno Power, quali i motivi della crisi misteriosa? Sindacati e legali al lavoro per una denuncia contro ignoti

La "crisi misteriosa" tormenta Tirreno Power, quanto i lavoratori e i sindacati. Per questo i rappresentanti sindacali Cgil, Cisl e Uil stanno valutando l’ipotesi di presentare una denuncia contro ignoti per capire le cause della crisi che ha colpito la centrale termoelettrica di Vado Ligure.

“Tenuto conto che questa crisi continua ad avere contorni sempre più “misteriosi” stiamo valutando con i nostri legali e su sollecitazione dei lavoratori di Vado, se sussistano le motivazioni per presentare una denuncia contro ignoti. Perché le conseguenze economiche di questa crisi, sono certamente in carico all’azienda, ma anche i lavoratori rimasti, stanno pagando un prezzo troppo alto per delle motivazioni che forse non esistono”, affermano i sindacati nella nota.

Nell’incontro dello scorso giovedì l’azienda aveva annunciato che, prima di rivedere i contratti di solidarietà l’azienda, si metterà in moto per avviare i lavori di manutenzione degli impianti e dello svuotamento del carbonile. Gli interventi avranno inizio dal primo marzo: saranno necessari circa nove mesi per l’adeguamento di alcune delle prescrizioni previste e dettate dall’AIA, cioè intervenire sulla conservazione degli impianti e svuotare il parco carbone. Un nuovo incontro tra l’azienda e le categorie sindacali rivedrà la definizione dei contratti di solidarietà, mercoledì 25 febbraio a Roma, ma prima è atteso l’incontro presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri convocato da Graziano Delrio per il 18 febbraio, alle ore 16.30 presso la Sala Verde di Palazzo Chigi.

Continuano nella nota i sindacati: “L’azienda ha proposto un nuovo accordo sulla solidarietà che tenesse conto, sin d’ora, dei maggiori e minori carichi di lavoro che si verificheranno durante il 2015 (il lavoro, per svuotare il carbonile, aumenterà fino ad agosto e calerà in due momenti successivi). Abbiamo fatto presente all’azienda la “stranezza” di una proposta simile: per quanto ci riguarda, stiamo lavorando con tutte le nostre forze ad una soluzione positiva della vicenda AIA; non siamo disponibili, quindi, a ragionare di scenari che probabilmente potrebbero essere decisamente diversi gli uni dagli altri”.

“Abbiamo fatto presente quindi, di voler almeno attendere l’incontro di mercoledì 18 febbraio presso la presidenza del consiglio e vedere le decisioni che il Governo vorrà adottare. L’azienda, stranamente, ha lasciato intendere che le decisioni sull’Aia, sia in caso di conferma di quella attuale che di modifica positiva della stessa, non influenzeranno in maniera significativa i carichi di lavoro dentro la centrale di Vado: da qui la conferma dell’esigenza di firmare sin da subito l’accordo che modificherà le ore di solidarietà. Ci è stato anche detto che tale accordo è “caldeggiato” non solo dalle banche ma anche e soprattutto dagli azionisti. Su questo punto abbiamo voluto dare un segnale inequivocabile: gli azionisti, stanno certamente svolgendo un ruolo positivo per la salvaguardia di Tirreno Power, ma al contempo sono anche stati i responsabili di questa crisi”.

Debora Geido

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GENNAIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium