I socialisti esistono ancora. Ad affermarlo è Alberto Marabotto, Segretario del Nuovo PSI della provincia di Savona, ospite di Cristiano Bosco a Sotto Pressione. Ma da che parte stanno?
“Durante le primarie non si sono schierati, né con Sergio Cofferati né con Raffaella Paita, lasciando libertà di coscienza. I socialisti staranno con la lista più riformista e meno collegata ai classici schemi della nostra regione. A livello ragionale, in questi anni sono stati all'opposizione della Giunta Burlando, mentre a livello nazionale si trovano all'opposizione del governo Renzi”, ha aggiunto l'ospite di LiguriaWeb.Tv.
Dunque stanno con il centrodestra? Non proprio. “A livello locale, per ora non vedo, nel centrodestra, una possibilità di sfidanti, o di programma che sia messo in campo. Per ora, noi ragioniamo su come riusciremo a comportarci davanti a un programma, lo analizzeremo e successivamente ci schiereremo. Per il momento, Forza Italia e Lega Nord non sembra abbiano trovato la quadra, né sul candidato né sul programma. Restiamo alla finestra, vediamo cosa succederà”, ha risposto Marabotto.
Il Segretario Provinciale del Nuovo PSI ha votato, per le primarie del centrosinistra in Liguria, ma non ha voluto dire per chi. “Ho votato per il candidato che pensavo potesse portare un cambiamento sul nostro territorio. Ho visto una sinistra conservatrice, 'alla Bersani', quella del 23%, e una sinistra che, sulla carta, potrebbe portare la Liguria verso un modello renziano nazionale. Sono soddisfatto del risultato”.
Ma dopo l'esodo post-Craxi, i socialisti si riuniranno mai? “Spero si ricompattino”, ha affermato con schiettezza Marabotto. “Nel nostro territorio, abbiamo due partiti nazionali che hanno anche degli esponenti locali: uno è il Nuovo PSI, l'altro ha come Segretario Marina Lombardi, candidata alle elezioni europee nelle liste del PD e Sindaco di Stella. Il ragionamento sarebbe di riuscire a mettere insieme almeno i due partiti socialisti, e sarebbe bello riuscire a unire quei movimenti locali che hanno dato Consiglieri Comunali a Savona, il Sindaco di Varazze, il gruppo del Altamura dei Riformisti Socialisti. L'obiettivo è questo: unirci e trovare una quadra comune. Questo è il mio intento”.
Ma cosa significa, nell'anno 2015, definirsi “socialista”? “Essere socialista significa essere di sinistra, ma di una sinistra diversa da quella conservatrice e non decisionista che ci siamo trovati finora in questa regione, e che troviamo ancora nel Comune di Genova: basti guardare la Gronda e le spaccature. Sarei contentissimo che SEL, come annunciato dopo le primarie, si dimostri non intenzionata ad appoggiare questo tipo di sinistra”.
In vista delle elezioni regionali, il Nuovo PSI individua le infrastrutture come la priorità assoluta per la Liguria. “Il nostro è un territorio che non ha collegamenti. La distanza tra Genova e Milano è la stessa che c'è tra Roma e Napoli, ma noi ci mettiamo il doppio del tempo. È un territorio che, non avendo infrastrutture, ha problematiche nella gestione delle merci. Abbiamo un porto importantissimo su Genova, ma abbiamo difficoltà nell'attrarre turismo. Dall'altra parte, abbiamo anche un turismo bloccato per veti che vengono sempre da un non riformismo, da una conservazione che, purtroppo, su Genova è ancora forte e lo abbiamo visto in occasione delle ultime primarie”.
Marabotto ha negato fermamente di volersi candidare alle regionali. E alla prossima Amministrazione, chiede un impegno concreto sui temi del lavoro per la sua città d'origine, Vado Ligure. “Si tratta di un territorio difficile, che si trova davanti a una grandissima crisi occupazionale. Abbiamo perso più di mille posti di lavoro in due anni, e c'è Tirreno Power in grandissima difficoltà. Chiedo ai vertici regionali che verranno, ma anche ai vertici nazionali che ci sono, di intervenire sulle difficoltà di sviluppo che abbiamo oggi sul nostro territorio. È d'obbligo far coincidere ambiente e sviluppo: è una cosa difficile, ma ci si può riuscire nel 2015”.