Regionali Pd, una poltrona per tre

La quiete dopo la tempesta. E’ questo il paragone più immediato a quasi un mese di distanza delle Primarie del Pd, che si sono svolte in Liguria domenica 11 gennaio.

Dopo il polverone mediatico successivo alle consultazioni, con accuse di brogli da parte di Sergio Cofferati, fuoriuscito poi dal Pd, e l’annullo di seggi, nulla.

Una quiete simile a quella del mare, dove anche se in superficie non si muove niente, sotto è un brulicare di movimenti. La candidata alla Presidenza del Pd Raffaella Paita non ha ancora annunciato quali saranno i nomi della sua squadra, ma qualche ipotesi c’è già sul piatto. Lorena Rambaudi probabilmente non rinuncerà al secondo mandato in regione ed in Val Bormida la sfida si gioca tra Fulvio Briano e Mauro Righello. Se prima delle consultazioni il secondo pareva leggermente in vantaggio, l’annullamento dei voti nel seggio di Millesimo ha di nuovo sparigliato le carte.

La sfida più interessante si disputa a Ponente, tra Massimo Niero, Andrea Rovere e Luigi De Vincenzi. Sindaco di Cisano, membro della segretaria ingauna del Pd ed ex sindaco di Pietra Ligure, la battaglia sembra si giocherà tra questi tre esponenti. Il favorito appare De Vincenzi, soprattutto per il grande risultato conseguito da Raffaella Paita a Pietra Ligure ed in tutta la Val Maremola  alle Primarie, dove l’ex primo cittadino ci ha messo direttamente la faccia. All’indomani delle consultazioni, intervistato da Savonanews, aveva dichiarato di essere a disposizione del futuro candidato della Regione.

Per ora non c’è ancora nulla di ufficiale, ma sembra che gli altri due potrebbero convergere su De Vincenzi, anche per evitare la Caporetto delle Provinciali, dove Albenga, nonostante sia la seconda città per grandezza della Provincia di Savona, non è riuscita a portare neanche un esponente.