Politica - 13 febbraio 2015, 15:15

Regione, nuova ordinanza per bruciare il legname accumulato sulle spiegge

Tutti i comuni potranno da oggi provvedere agli abbruciamenti del materiale ligneo sul posto e ripulire così’ sia le spiagge che l’alveo dei fiumi, anche in vista della stagione estiva.

 

Un nuova ordinanza della Protezione civile nazionale per consentire ai Comuni liguri interessati dalle alluvioni dell’ottobre e novembre dello scorso anno di bruciare il legname che si è accumulato sulle spiagge. E’ stata emanata oggi su richiesta avanzata dalla Regione Liguria per superare le obiezioni del Corpo Forestale dello Stato ed evitare così’ sanzioni che erano state previste per chi bruciava. 

Tutti i Comuni liguri potranno da oggi provvedere agli abbruciamenti del materiale ligneo sul posto e ripulire così’ sia le spiagge che l’alveo dei fiumi, anche in vista della stagione estiva.

L’ordinanza è stata accolta positivamente da Roberto Bagnasco, consigliere regionale e  coordinatore provinciale di Forza Italia e Marco Melgrati, presidente del Gruppo Regionale Forza Italia.

Affermano i due “forzisti”:“Decine di migliaia di euro spesi dalle amministrazioni Comunali e dagli operatori balneari, un’immagine pessima del nostro litorale è il prezzo pagato per le inefficienze della pubblica amministrazione, con la Regione Liguria che solo il 21 gennaio e il 14 febbraio appena trascorsi  si è fatta carico di richiedere la modifica all’ articolo 11 della precedente ordinanza, che risale a al 14 novembre 2014, al fine di consentire ai Comuni di bruciare il legname in piccole cataste verificando la tipologia dei materiali.”

Proseguono gli esponenti di Forza Italia: “Un dialogo tra sordi quello tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione e l’Arpal il suo Ente strumentale che ha portato a perdere oltre quattro mesi di tempo e a sprecare denaro pubblico .”

Concludono Bagnasco e Melgrati: “Speriamo che, finalmente, si sia chiusa una brutta pagina di cattiva amministrazione della nostra Regione e a pagare sono sempre i cittadini.”

 

r.g.