Attualità - 12 febbraio 2015, 16:00

Albenga, ex Ortofrutticola: no agli accorpamenti di negozi e si ai trasferimenti di attività già esistenti o artigiani

La preoccupazione sollevata anche in Consiglio e da Confcommercio che si creino attività a danno dei piccoli negozi di quartiere attraverso assemblamenti e accorpamenti di attività.

Ex Ortofrutticola, un importante spazio che porterà non solo uno sviluppo di un’area che fino ad oggi è stata trascurata, ma anche delle possibilità dal punto di vista economico e commerciale.

Come è stato spiegato anche durante il consiglio comunale di ieri, infatti, l’area al piano terra degli edifici che sorgeranno saranno dedicati alla media distribuzione.

Evitato lo spauracchio della grande distribuzione, dunque, che avrebbe arrecato un grosso danno ai negozi di quartiere si è trovata la soluzione: negozi di medie dimensioni.

In consiglio comunale, ad ogni modo aveva evidenziato Eraldo Ciangherotti (F.I.) creare un negozio di medie dimensioni (per capirci come il Conad di Vadino) e circondarlo di negozi di vario genere, non è un po’ come creare un Centro Commerciale? Proprio quello che si voleva evitare? Inoltre nessuno può impedire ai negozianti di associarsi e unirsi.

Proprio questa preoccupazione arriva anche da Confcommercio “La rete distributiva non solo di Albenga,ma di tutta Italia,sta subendo un momento di criticità, pertanto tenendo conto di una desertificazione di alcune zone,sarebbe opportuno uno studio approfondito degli sviluppi commerciali”.

Ecco dunque alcune considerazioni che arrivano da Lorenza Giudice Confcommercio “identificare per la totalità dell’area non solo commercio,ma anche servizi e artigianato,favorire i trasferimenti piuttosto che le nuove aperture ed infine l’adozione di un Patto d’Area che potrebbe essere un aiuto significativo per attivare sistemi di traduzione nuova anche del sistema costruttivo. Questo implementerebbe la zona di offerte nuove,impedendo a tanti di pensare a possibili accorpamenti di negozi di vicinato o medie strutture di vendita mascherate,infondendo più sicurezza e condivisione in questo momento storico”.

M.C.