Luisa muore la notte del 19 settembre uccisa da un colpo di pistola sparato dalla sua CZ 9 X 21. Ma nessuno dei vicini di casa sente quello sparo. A trovare la mattina dopo senza vita il corpo della donna è l’ex marito, che a seguito di un anomalo messaggio si precipita a casa dell’ex moglie.
Anche se da subito i giornali parlano di suicidio, gli amici più stretti, i conoscenti e il marito sembrano non sposate quella tesi. L’ex marito chiede anche una perizia balistica di parte. La notte della sua morte, Luisa era stata al telefono fino a mezza notte. Chi ha parlato con lei, il marito, un cugino e l’amica Ketty dicono che stava bene. Ma un’ora dopo si ammazza.
Forse anche gli inquirenti hanno dei dubbi, anche se parlano da subito di istigazione al suicidio, a 4 mesi dalla sua morte l’appartamento resta ancora sotto sequestro. Dopo tre memoriali consegnati in procura dalla Rete L’ABUSO, finalmente anche i giornali cominciano a parlare di massoneria deviata.
Ma a chi poteva dare fastidio Luisa Bonello e soprattutto perché? Perché qualcuno si sarebbe prodigato per provare ad evitare che alcuni media televisivi, non parlassero di quello che viene definito “un ordinario suicidio”?
Cercheremo di dare una risposta a questi ed altri interrogativi, grazie anche ad una serie di documenti e testimonianze che Luisa ci ha lasciato.
Partecipano:
don GIOVANNI LUPINO
Parroco di Lavagnola
CHRISTIAN ABBONDANZA
Presidente Casa della Legalità
FRANCESCO ZANARDI
Presidente Rete L'Abuso
introduce MARIO MOLINARI
giornalista - blog NININ