Spett.le
Redazione di Savona News - Al Direttore
Il 17 febbraio è la festa dei gatti.
Una festa particolare nata nel lontano 1990, dall' idea di una giornalista - gattofila, che propose sulla rivista "TUTTO GATTO," un referendum .
I lettori decisero di festeggiare questo simpatico felino nel mese di Febbraio proprio sotto il segno zodiacale dell' Acquario.
Simbolo di libertà, anticonformista, che non ama sentirsi oppresso da molte regole, indipendente, come solo i gatti possono essere.
Fu scelto il 17 (diciassette) come il giorno per sfatare il detto che tale numero porti sfortuna.
Questa data , era considerata tra i popoli di cultura latina , nefasta, e anagrammato "XVII, in lettere VIXI" si trasforma nella parola "ho vissuto" e poi sono "morto". Non è il caso del gatto. Infatti si dice spesso che abbia ben sette vite. O meglio una vita per sette volte! Le sette vite dei gatti sono anche la reincarnazione della vittoria sul "maloccchio". Il popolo Egizio adorava i gatti considerandoli Divinità. Infatti nella Città di Bast , sorgeva il maggior tempio ad essi dedicato e si venerava la Dea Bastet loro protettrice. Adorato sin dall' antichità oggi vive assieme all' uomo fra le mura di casa e spesso dell' uomo condivide le abitudini. La sua domesticazione è relativamente recente; infatti non sono stati rinvenuti reperti di scheletri nei giacimenti preistorici.
I gatti hanno sette vite: Sette momenti diversi per pensare, capire, amare, chiedere e dare.Per certi aspetti sono come noi, per altri dimostrano più umanità di molte persone, sanno comprendersi, amarsi e rispettarsi.
In molte Città Italiane si festeggia questa ricorrenza, con iniziative di solidarietà a favore di questi nostri piccoli amici a quattro zampe".
Stefania Saule