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Politica | 10 febbraio 2015, 11:11

Ciangherotti a "Sotto Pressione":"Se Berlusconi cercasse un successore, io ci sono"

" Le primarie del PD hanno dimostrato che ci sono troppi interessi trasversali che vogliono portare il partito della Paita a riconfermarsi per andare alle prossime regionali. Il centrodestra ha solo la scadenza di fare sintesi con tutte le altre forze. E trovare persone insieme”

Ciangherotti a "Sotto Pressione":"Se Berlusconi cercasse un successore, io ci sono"

Da provocatore doc, il capogruppo ingauno di Forza Italia Eraldo Ciangherotti punta altissimo. E, ospite di Cristiano Bosco a Sotto Pressione, di ritorno negli studi di LiguriaWeb.Tv dopo il confronto con il Consigliere Regionale Nino Miceli, ha dichiarato: “Se Berlusconi cercasse un successore come leader nazionale di Forza Italia, io sono pronto”. Boom. Poco prima, ha affermato di essere legato a Berlusconi “perché da lavoratore, da libero professionista, ho trovato più agevole lavorare sotto i governi di Berlusconi che sotto i governi del centrosinistra, che mi hanno sempre ammazzato di tasse”, e perché “ha creato un movimento, che è quello di Forza Italia”. Al tempo stesso, però, sarebbe opportuno che Forza Italia trovasse “qualcuno che portasse avanti i discorsi nei prossimi anni”, sebbene “a oggi penso che Berlusconi sia ancora autorevole per gestire il partito”.

Rivolgendo lo sguardo alla Liguria, invece, in vista delle elezioni regionali Ciangherotti ritiene che la sua parte politica “abbia il compito di selezionare la persona che più rappresenta il cuore del centrodestra”, con un chiaro messaggio ai vertici del suo partito. “Mi auguro che il coordinatore regionale Biasotti, insieme a chi fa parte della dirigenza di Forza Italia, sappia scegliere una persona rappresentativa dei valori del centrodestra”. Ma non è una sfida già persa in partenza? Il consigliere comunale e provinciale è convinto del contrario: “La partita è ancora aperta, alla luce di quello che è stato l'esito delle primarie del Partito Democratico e delle modalità con cui sono state gestite. Le primarie del PD hanno dimostrato che ci sono troppi interessi trasversali che vogliono portare il partito della Paita a riconfermarsi per andare alle prossime regionali. Il centrodestra ha solo la scadenza di fare sintesi con tutte le altre forze. E trovare persone insieme”.

A proposito di primarie, Ciangherotti è durissimo. “Sono state impegnate forze per portare al seggio tanti extracomunitari e tanti minorenni che appartengono al mondo dello sport, categorie che non potranno votare alle regionali. È una orma nel regolamento delle primarie che va a inquinare la volontà popolare. Per non parlare dell'aspetto più grave, oramai salito agli onori della cronaca, della restituzione dei due euro all'uscita del seggio. Da persona che guarda la politica con passione e senza interessi personali, il fatto di convincere persone a fronte di un rimborso spese, a votare per qualcuno, degrada la nostra politica. Ancor di più, mi fa effetto che la città di Albenga, che ha un parlamentare come Franco Vazio, che ci ha messo la faccia e a tutti i costi e ha voluto portare avanti la scelta della Paita, abbia giustificato le file di giovani ed extracomunitari dicendo che questi ultimi sono grati a Raffaella Paita per quello che ha fatto per le aziende colpite dall'alluvione. Se Genova ha bocciato la Paita proprio a causa dell'alluvione, mi chiedo per quale motivo Albenga avrebbe dovuto premiarla”.

E sulla città di Albenga, da capogruppo di minoranza ed ex amministratore della Giunta Guarnieri, non ha risparmiato giudizi negativi sull'attuale guida di Giorgio Cangiano: “L'attuale amministrazione comunale ha dimostrato di essere incapace di governare la sicurezza della città, e non ha la forza per chiedere al governo di sostenere le forze di Polizia e dei Carabinieri. Questo ce lo saremmo dovuto aspettare da Franco Vazio, al governo in una maggioranza PD. Non è stato fatto nulla per implementare le forze di sicurezza sul territorio”.

r.g.

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