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Savona | 09 febbraio 2015, 12:30

Anche a Savona arriva in divorzio il Comune: il 22 dicembre i primi a dirsi addio

Una nuova funzione attribuita all’ufficiale di stato civile del Comune, che acquisisce sempre più professionalità.

Anche a Savona arriva in divorzio il Comune: il 22 dicembre i primi a dirsi addio

Il 22 dicembre 2014 davanti all’ufficiale dello stato civile due coniugi hanno dichiarato di voler divorziare: “Nessun giudice, niente tribunale per dirsi addio”.

Una rivoluzione epocale, avviata nel segno della degiurisdizionalizzazione, al fine di alleggerire il carico di  lavoro dei tribunali civili.

La legge 162/2014 infatti consente ai coniugi, qualora non abbiano figli e non abbiano questioni economiche da regolamentare, di recarsi ai Servizi Demografici per separarsi o divorziare.

E’ una nuova funzione attribuita all’ufficiale di stato civile del Comune, che acquisisce sempre più professionalità. Infatti, a seguito di numerosi interventi normativi i servizi demografici non sono mai stati solo “produttori di certificati”, ma devono affrontare quotidianamente attività complesse come il riconoscimento di sentenze straniere di divorzio attività già da tempo trasferita alla competenza degli ufficiali di stato civile.

Accanto dunque al procedimento giurisdizionale sorge il procedimento amministrativo che prevede un iter semplificato per i cittadini: occorre comunque la decorrenza dei tre anni di separazione per poter divorziare poiché la riduzione dei termini è ancora all’esame del Parlamento. Sul sito del Comune di Savona potete trovare le informazioni necessarie per separarsi o divorziare in Comune. http://www.comune.savona.it/IT/Page/t07/view_html?idp=296

cs

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