Savona - 05 febbraio 2015, 16:35

Variazione PUC di via Nizza, Di Tullio:"Proposta fatta per ridurre le previsioni di volumi residenziali"

Nota del vice sindaco di Savona in risposta a quanto è stato scritto e commentato in merito a proposte urbanistiche dell'Amministrazione.

 

In merito alla proposta di varianti al Puc relativo all’area di via Nizza, il vice sindaco di Savona Livio Di Tullio afferma: “A seguito di quanto è stato scritto e commentato in merito a proposte urbanistiche dell'Amministrazione, si omette ogni riferimento sulla proposta di ridurre le previsioni di volumi residenziali e di segnalare con la dovuta attenzione che – anziché prevedere lo spostamento del Famila in altre zone- per fare al posto di questo delle case , si stanno faticosamente creando le condizioni per un investimento di rinnovamento totale della struttura. Non case quindi ma semmai qualche posto di lavoro in più. E 6000 mq2 di residenziale in meno".

"Inoltre – continua - non si dice che la proposta di raddoppiare i volumi previsti per i Solimano ( 3000 mq2) è una proposta dell'operatore e non è una proposta dell'Amministrazione Comunale. E qui si fa nascere una polemica tra Assessore , PD e altre forze politiche senza che né l'Assessore né il Sindaco, né il PD abbiano mai detto che la proposta dell'operatore va bene e si vuole montare una polemica sull'edilizia convenzionata anche qui omettendo di dire che se a Savona non si vuole più costruire su aree verdi ( cosa che penso assai saggia e giusta ) le previsioni di costruire su aree verdi riguardano esclusivamente l'edilizia convenzionata . Anche questo è un elemento sul quale la maggioranza dovrà discutere".

"Infine – conclude - si omette di dire che nella situazione attuale il costo dell'edilizia convenzionata corre il rischio di essere più alto  del costo delle case esistenti e invendute, si tralascia di dire che gli imprenditori che costruiranno nuove case ,dovranno comprare sul mercato delle quote di alloggi da ristrutturare e da cedere in proprietà al Comune affinchè le affitti come edilizia popolare, evitando i ghetti e non consumando del suolo verde e trascura che gli imprenditori che costruiranno nuove case ,dovranno comprare sul mercato delle quote di alloggi da ristrutturare e dacedere in proprietà al Comune affinchè le affitti come edilizia popolare,evitando i ghetti e non consumando del suolo verde.

r.g.