Ridurre i costi sulle maestranze per salvare la Salpa di Roccavignale

“L’azienda ci ha confermato che i problemi sono i carichi di lavoro e che se non arrivassero grosse commesse purtroppo la Salpa di Roccavignale rischia di chiudere i battenti”. A parlare è Giovanni Mazziotta della Uilm, al termine dell’incontro che si è svolto questa mattina all’Unione Industriale di Savona.

La Salpa, che orbita all’interno del gruppo Demont,  e si occupa di coibentazione e smaltimento amianto sembra stia affrontando un momento di grave difficoltà economica, che potrebbe determinare la cessazione dell'attività nel sito valbormidese. A rischiare il posto di lavoro 76 dipendenti.

“Nel corso del vertice all’Unione, sottolinea Mazziotta, abbiamo ottenuto la firma di un concordato in bianco, nel quale il Tribunale concede alla ditta il tempo necessario per presentare una piattaforma su come intende pagare i fornitori. Questi ultimi si impegnerebbero poi a non aggredire l’azienda con i pagamenti”.

“L’azienda, prosegue il sindacalista, ci ha spiegato che nel frattempo ha intenzione di ricorrere agli ammortizzatori sociali e non passare subito ai licenziamenti: questo è positivo. Il 2014 si è chiuso con il bilancio in passivo e la Salpa ha chiaramente detto che per garantire un futuro è necessario arrivino delle grosse commesse”.

“Da parte nostra, e su questo punto ci confronteremo oggi pomeriggio con i lavoratori, siamo disponibili ad un accordo per abbassare i costi sulle maestranze, ritoccando in parte gli stipendi. In questo modo sarà possibile creare liquidità per acquistare i materiali per le lavorazioni. Questo può essere un punto di partenza”, conclude Mazziotta.