“E’ stata una battaglia durissima e purtroppo i veleni non sono ancora finiti”. Con questa frase Nino Miceli ha aperto la serata dedicata alla vittoria di Raffaella Paita alle Primarie del Pd, che si è svolta ieri sera al Campus Universitario di Savona.
A festeggiare la candidata alla Presidenza della Regione della sinistra tanti volti noti, che in questi mesi hanno sostenuto la sua candidatura. Presenti, tra gli altri, i sindaci di Celle Ligure Renato Zunino, di Varazze Alessandro Bozzano , di Tovo San Giacomo Alessandro Oddo, di Cisano sul Neva Massimo Niero, di Albenga Giorgio Cangiano, gli ex primi cittadini di Pietra Ligure Luigi De Vincenzi, di Millesimo Mauro Righello, l’assessore savonese allo sport Luca Martino ed il consigliere savonese Federico Larosa. Prima dell’incontro la Paita ha incontrato anche una delegazione dei lavoratori di Tirreno Power e promesso che giovedì, nel corso di una visita a Roma, cercherà di portare la questione all’attenzione del Governo.
“Il risultato più evidente delle Primarie, ha sottolineato Raffaella Paita, mi sembra la grandissima partecipazione, da parte di tutto il territorio. Una contesa che ha visto due personalità che potevano giocarsi il risultato: la Provincia di Savona è stata determinante per la vittoria”.
L’assessore alle Infrastrutture ha poi voluto rispondere alle polemiche sollevate all’indomani delle Primarie sulla grande afflusso di immigrati alle consultazioni:”Le regole erano chiare e io non permetto a nessuno di avvelenare i pozzi del partito democratico. Qualcuno ha cercato di fare passare il messaggio che immigrato alle votazioni sarebbe uguale a comprato: mi sembra che da parte di alcuni esponenti ci siano stati degli attacchi razzisti”.
“Sinora non ho detto nulla, ha sottolineato la Paita, ma faremo una battaglia campale per far votare gli immigrati alle amministrative”. Una notizia accolta con gioia dai gruppi di stranieri accorsi a festeggiare Raffaella Paita.
L’assessore alle Infrastrutture ha ringraziato anche per essere intervenuti i sindaci di Vado Monica Giuliano e di Bergeggi Roberto Arboscello, sostenitori di Sergio Cofferati. “Li ringrazio per essere qui, ma voglio anche lanciare un messaggio alle altre persone che non ci sono. Sappiate che il mio ruolo dal giorno dopo è quello di comporre unitariamente il Partito Democratico. Ho apprezzato Livio Di Tullio che ha dichiarato:”Noi non pensiamo di andarcene e continuiamo a stare nel Pd. Faremo una battaglia per portare avanti i nostri contenuti”.
“Lo spirito del vicesindaco di Savona, ha sottolineato la Paita, mi sembra quello giusto agonistico. Lo dico perché qua si è voluta giocare un’occasione nazionale di mettere in difficoltà il Governo Renzi. Cofferati ha provato a lanciare un progetto alternativo dalla Liguria, che se avesse funzionato sarebbe stato il trampolino per un disegno più ampio su scala nazionale”.
“Sono orgogliosa di poter affermare che una venuta dalla Provincia ha battuto quel progetto. Orgogliosa di averli inchiodati sul ragionamento politico della Regione e di aver sventato un’operazione pericolosa”, ha concluso Raffaella Paita. Presente anche una importante delegazione della Federcaccia di Savona.