Passa nel consiglio comunale di Finale Ligure la variante che permetterà di cambiare la destinazione d’uso delle Residenze Turistico Alberghiere. Il comune ha adottato la modifica al Piano Urbanistico, recependo la legge adottata il 18 marzo 2013 dalla Regione Liguria. La normativa è stata introdotta per tentare di arginare il fenomeno delle finte "RTA": frequenti i casi, infatti, in cui dietro queste residenze ristrutturate si celino dei veri e propri condomini, parcellizzate in unità immobiliari, che usufruiscono dei regimi fiscali delle strutture alberghiere. Ad esempio, per quanto riguarda l"Imu, l'aliquota è inferiore rispetto a quella di un'abitazione vera e propria.
Con l'adozione della variante chi è proprietario di una residenza, costruita prima del 2008, potrà ora chiedere il cambio di destinazione d"uso.
"Abbiamo adottato la modifica, ha spiegato il sindaco Ugo Frascherelli, per motivi puramente economici". Critiche su questa scelta dalla minoranza compatta."Non si può accettare questa decisione politica, ha commentato Giovanni Ferrari, che porterà ad impoverire il tessuto turistico della città. Una scelta fatta in difesa degli interessi parziali e di pochi".
"Le RTA, ha sottolineato Simona Simonetti, generano posti di lavoro e l'adozione della variante determinerà un calo dell'occupazione". Sulle medesime posizioni Michele Menardi:"Da sempre siamo contrari alle politiche delle seconde case".Il timore, in sostanza, è che l'accettazione della variante apra le porte anche al cambio di destinazione d'uso per gli alberghi, con un rischio impoverimento dell'offerta ricettiva del territorio.
I due consiglieri comunali hanno votato in maniera contraria, mentre il gruppo consiliare "Finale per sempre" ha scelto di astenersi.
Nel corso della serata è stato anche discusso il Piano Urbanistico Operativo per il recupero delle ex cave Ghigliazza. Si tratta del terzo passaggio in consiglio comunale e dovrebbe essere l’ultimo atto per il via libera alla conversione del sito tra Finale e Borgio.
L’area ospiterà principalmente edifici residenziali, un complesso archeologico legato al sito delle Arene Candide e dei complessi sportivi, che verranno costruiti vicino alla Caprazoppa. Il comune si riserva di decidere sulla costruzione del palazzetto, realizzato con gli oneri di urbanizzazione, in quella zona, a fronte della valutazione delle spese di mantenimento. Gli impianti sportivi, se i costi si rivelassero troppo elevati, potrebbero dunque sorgere in un’altra parte della città. “Ci stiamo confrontando, sottolinea Frascherelli, con tutte le associazioni sportive del territorio, per capire quali siano le loro esigenze. Stiamo anche valutando i costi supportati dalle altre amministrazioni per il mantenimento dei palazzetti".
“La struttura che dovrebbe sorgere in quest’area, prosegue il primo cittadino, è molto bella: nella parte sottostante dovrebbe essere realizzata una piscina ipogea e sopra un palazzetto. Il problema è che poi deve anche essere mantenuta e non si può pensare di scaricare questi costi sui fruitori”.
Tra le ipotesi quella della costruzione di una cittadella dello sport nella zona.