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Attualità | 13 gennaio 2015, 10:48

Balneari savonesi a Roma in difesa delle spiagge

Angelo Vaccarezza " Vogliamo le stesse tutele delle concessioni autostradali, i balneari hanno il valore aggiunto ed un diritto acquisito in forza di una legge nazionale che fino a ieri ha garantito i loro investimenti e della quale, da cittadini italiani, si sono fidati"

Balneari savonesi a Roma in difesa delle spiagge

La sveglia è suonata all’alba questa mattina per centinaia di balneari savonesi che oggi si sono incontrati a Roma e si stanno radunando davanti al Ministero del Turismo Italiano per manifestare a tutela delle loro spiagge, presenti tra gli altri molti presidenti delle varie associazioni dei balneari ed Enrico Schiappapietra Presidente Associazione Bagni Marini Savona .

In prima fila anche Angelo Vaccarezza che a Bruxelles a fianco dell’europarlamentare Alberto Cirio, sta lavorando proprio per modificare la famigerata direttiva Bolkestein che prevede, nell’ambito della liberalizzazione di beni e servizi all’interno della Ue, la messa all’asta delle concessioni demaniali.

“Oggi sarà una giornata interlocutoria nella quale cercheremo di capire l’idea del Governo su questo tema, in base a quello che emergerà valuteremo il da farsi. – afferma Angelo Vaccarezza – Se non otterremo risposte concrete  credo sarà necessario organizzare una grande manifestazione a livello nazionale”.

È arrivato il tempo di ottenere le prime risposte, dunque, e a fornirle dovrà essere il governo Renzi “Se non verrà sposata questa causa dal governo centrale saranno solo vespri detti e messe cantate – conclude Vaccarezza –  Credo che i balneari italiani abbiano diritto ad un trattamento come quello ricevuto dai titolari delle concessioni autostradali tenendo presente tra l’altro  che le concessioni ai balneari hanno un valore aggiunto ed un diritto acquisito in forza di una legge nazionale che fino a ieri ha garantito i loro investimenti e della quale, da cittadini italiani, si sono fidati. La verità sotto gli occhi di tutti è che, ad oggi la direttiva è stata recepita in maniera profondamente differente garantendo le imprese di ogni nazione vedi Croazia vedi Portogallo e Spagna. Se così non fosse emergerebbe una clamorosa diversità di trattamento tra  gli imprenditori dei diversi paesi europei " .

Mara Cacace

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