Politica - 08 gennaio 2015, 16:00

Cascino a Sotto Pressione: "Ho lasciato l'IdV. Ora appoggio la Paita"

L'Assessore Regionale all'Urbanistica: “Pronto a candidarmi alle prossime regionali”

“Ho lasciato l'Italia dei Valori. Non ho più rinnovato la tessera, non sono più iscritto. Oggi sono senza partito. Credo che la politica si possa fare anche rappresentando la società civile: la buona amministrazione si può fare indipendentemente se si è iscritti o no a un partito politico”. A parlare è Gabriele Cascino, Assessore all'Urbanistica della Regione Liguria, ospite di Cristiano Bosco a Sotto Pressione. Il quale, un tempo esponente di spicco dell'IDV a livello regionale, ha annunciato di non farne più parte, e di non essere attualmente iscritto ad alcuna formazione politica. Ciò nonostante, è impegnato nella campagna elettorale per le elezioni primarie del centrosinistra in Liguria, ed è un sostenitore di Raffaella Paita, sua collega di Giunta. “Credo che quella di Raffaella Paita sia una proposta importante per il futuro della nostra regione. Vincerà lei, perché unisce l'esperienza di aver amministrato l'ente regionale, cosa che non si può improvvisare, e la proposta innovativa di rinnovamento politico. Esperienza e gioventù, un connubio che la porterà ad avere idee nuove e a una migliore amministrazione di un ente importante come la Regione Liguria”.

Ma nella sfida tra una spezzina e un non-ligure, non è che il ponente rischia di essere dimenticato? Cascino è certo del contrario. “Il Presidente Burlando, in questi dieci anni di amministrazione, ha dato tanta importanza al ponente ligure. Anzi, c'è persino chi critica i troppi finanziamenti destinati al ponente. Non esiste più Genova-matrigna. Basta dare un'occhiata agli incarichi e alle deleghe importanti per rappresentanti della Regione, Consiglieri e Assessori, che vengono dal ponente. In più, Raffaella Paita viene da una provincia piccola, come quella di La Spezia, quindi è più facile che tuteli i problemi delle nostre realtà piccole, che non solamente quelli di Genova”.

Quale sarà la priorità, per il ponente ligure, nel prossimo futuro. L'Assessore originario di Taggia non ha dubbi: “Individuare il proprio obiettivo”. Dunque, capire cosa vuol fare da grande. “La Spezia ha una prospettiva di grande porto, crociere. Genova ha un porto, un'attività turistica avviata, una zona industriale. Idem per Savona, tra porto e piattaforma Maersk. Del ponente, invece, cosa si vuole fare? La classe politica che in passato ha amministrato questo territorio non ha mai risposto a questa domanda, e così il ponente deve scegliere la propria strategia per i prossimi quindici-venti anni, ripensare il turismo, puntare sull'enogastronomia, e recuperare battaglie quasi dimenticate come Ventimiglia zona franca, questioni che non hanno avuto più risposte dal punto di vista politico”.

Quasi in conclusione di legislatura, Cascino ha tracciato un bilancio del suo operato da assessore all'urbanistica, delega che – ha ammesso - “fa stare sotto pressione”: “Dietro l'urbanistica ci sono molti interessi, operazioni immobiliari, che hanno a che fare con la programmazione del territorio. È evidente che ci siano molti appetiti. Io ho la delega dal novembre 2012: in questi due anni, abbiamo ammodernato il sistema della Regione Liguria per quanto concerne la pianificazione, con una nuova legge sul Paesaggio, una nuova legge Urbanistica, un nuovo Piano Territoriale, il Piano Casa, la legge sui sottotetti. Abbiamo rivisto ogni legge che ha a che fare con l'urbanistica della nostra regione, semplificando e rendendo il sistema più moderno”. L'obiettivo, ha spiegato, è stato “rendere facilmente comprensibili leggi sulla materia, da parte di cittadini, professionisti e imprese”, “rinnovare leggi senza farne di nuove”. E, in fatto di sottotetti, fare chiarezza: “Abbiamo dato un numero incontrovertibile: chi ha un sottotetto esistente, che abbia almeno il colmo, il punto più alto di 1 metro e 40 può innalzare, chi non ce l'ha non può innalzare”.

E alle prossime regionali, Gabriele Cascino si candiderà? La risposta pare essere affermativa. O almeno, l'intenzione e la disponibilità ci sono. Ma “dipende da come andranno le primarie”.

r.g.