Avete già comprato cotechino e lenticchie?
È proprio questo il piatto che assolutamente non potrà mancare su ogni tavola italiana e la provincia di Savona non sarà da meno dove in molti supermercati già si fatica a trovare le ultime confezioni dell’uno e dell’atra.
Ma da dove deriva questa tradizione?
Per quel che riguarda le Lenticchie l’ origine è da far risalire dall’antica usanza romana di regalare una “scarsella”, ovvero una borsa di cuoio, legata alla cintura e contenente lenticchie, con l’augurio che si trasformassero in monete sonanti. Il nome lenticchia, infatti, deriva dalla particolare forma a lente di questi legumi, che ricorda quella di una moneta. Ecco perché ancora oggi si dice che mangiare le lenticchie a capodanno porta soldi.
E allora perché sfidare la sorte? Lasciamo spazio tutti per almeno un cucchiaio di questo legume, non si sa mai che possa essere un anno migliore per molti.
E per accompagnarlo? Il cotechino!
Nasce dalla carne di suino d’importazione: il Large White, ossia i maiali da grasso provenienti dall’Inghilterra che vennero conciati e utilizzati per questo prodotto proprio grazie alle carni tenere che per la prima volta nella storia vennero cucinate, e reinventate, da due grandi cuochi: Francesco Leopardi, cuoco di Maria Luigia D’Austria, e Pellegrino Artusi, il maestro di cucina e scrittore autore della guida di cucina più famosa e ancora letta da uno stuolo di appassionati di gastronomia italiana. Si narra però che ancora prima, l’idea dello zampone fosse venuta ai mirandolesi che, attaccati dalle truppe di Papa Giulio II Delle Rovere, decisero di conservare le zampe del maiale per i tempi di magra del post-guerra