Il mondo dell'industria in cima alla lista delle priorità della Regione Liguria, nel 2015. È questa la richiesta che Elio Guglielmelli, Presidente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Savona, avanza alla prossima amministrazione regionale, attraverso un'intervista rilasciata al portale online SVolta.net.
“Il 2014 lascia numerose situazioni di criticità”, ha affermato il capo degli industriali savonesi. “Il nuovo anno dovrà essere per forza la stagione della ripresa, perché continuare con un andamento di questo tipo - che prosegue, ormai, da otto anni - risulta impensabile. Certo, fare previsioni è prematuro: la preoccupazione va alla perdita di posti di lavoro in settori che difficilmente si riprenderanno. Ci sono poi le professionalità che rischiano di sparire, spazzate via da una crisi senza precedenti e questo ragionamento vale soprattutto per l'edilizia che ancora dovrà aspettare per ripartire”.
“Qualche timido segnale più incoraggiante arriva da meccanica e chimica. Tuttavia, nel territorio savonese hanno tenuto il passo con il mercato quelle imprese che hanno saputo puntare sull'export e in alcuni settori come il comparto tecnologico dobbiamo registrare vere eccellenze. Gli auspici riguardano la portualità e la creazione della piattaforma, questi investimenti uniti alla tenacia degli imprenditori fanno intravedere un 2015 meno buio”, ha aggiunto.
Quindi, gli auspici per l'anno e l'Amministrazione Regionale che verranno. “Ci auguriamo che il prossimo Governatore della Regione abbia a cuore il destino del mondo produttivo”, ha notato Guglielmelli nell'intervista con SVolta.net. “Lo diciamo da sempre e faremo anche delle proposte quando sarà il momento di confrontarsi con i candidati: noi vogliamo che l’industria sia al centro dell’agenda del governo ligure, e vogliamo anche che l’industria venga sostenuta, soprattutto dalla politica, perché riteniamo che il benessere possa arrivare solo attraverso il consolidamento del comparto industriale e di ciò che ruota attorno a esso”.
Una proposta, ma anche e soprattutto una necessità, per il mondo produttivo. “Abbiamo visto cosa ha generato, sul nostro territorio, la crisi di Tirreno Power”, ha proseguito il Presidente degli Industriali. “Centinaia di posti di lavoro che sono ancora sospesi, decine di aziende che lavorano nell'indotto che hanno dovuto diminuire pesantemente i fatturati. Queste sono cose che vanno risolte: la politica ci deve aiutare, perché le cose si facciano bene e presto. Non possiamo più permetterci di aspettare mesi o anni per avere delle risposte che, in altri paesi d’Europa, territori nei quali ci confrontiamo, si ottengono in un quarto o in un quinto del tempo che impieghiamo noi. Tutto questo non è più sostenibile, e chiediamo alla politica che si metta al pari con altri paesi nostri competitori”.
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