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Politica | 27 dicembre 2014, 13:00

Depurazione del Ponente, Melgrati: "Collegare il 70% del territorio ingauno al depuratore di Borghetto taglia fuori la porzione di Albenga"

Il Capogruppo di Forza Italia: "Alla faccia dell’infrazione comunitaria, del ruolo turistico di Alassio, Laigueglia e Andora e del costo della tariffa. Complimenti assessore Paita!"

Depurazione del Ponente, Melgrati: "Collegare il 70% del territorio ingauno al depuratore di Borghetto taglia fuori la porzione di Albenga"

Depurazione del Ponente. "La proposta della Giunta Regionale di collegare il 70% del territorio di Albenga al depuratore di Borghetto taglia fuori la porzione di Albenga al di qua del Centa e Alassio, Laigueglia e Andora", interviene così Marco Melgrati, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale. E' stata presentata così una interrogazione urgente.

“Se questo è il biglietto da visita per un assessore all’ambiente, l’assessore Raffaella Paita, che si candida a governare la Liguria, allora siamo preoccupati. Infatti, per contrastare quello che è un fatto cogente, cioè l’infrazione comunitaria sulla depurazione, e utilizzare i fondi Fas europei sulla depurazione del ponente (gli unici disponibili), l’idea della giunta Regionale pare sia quella di collegare il 70% del territorio albenganese al depuratore di Borghetto, lasciando al proprio destino le città di Alassio, Laigueglia e Andora (che dovrebbe rivolgersi al depuratore di Imperia, quando e con quali mezzi non si sa!), cittadine a forte vocazione turistico-balneare”.

Lo fa sapere il capogruppo di Forza Italia in Regione Marco Melgrati, che continua: "Questo programma, oltre a non avere un piano industriale che esamini costi dell’intervento e soprattutto tariffe della depurazione, una volta a regime, abbandona al proprio destino cittadine importanti sotto il profilo turistico come Alassio, Laigueglia a Andora, con il suo entroterra (Testico e Stellanello), con il 30% del territorio del comune albenganese e l’entroterra".

Oggi che i costi di energia elettrica incidono fortemente sui costi generali, e sono previsti in aumento, oltre ai costi di investimento per ampliare il depuratore di Borghetto e collettare il 70% del territorio albenganese, una analisi approfondita di questi costi porterebbe sicuramente a delle riflessioni.

E intanto si sono persi ancora due anni senza che una scelta definitiva venisse fatta, senza che ci sia un progetto “serio” e esecutivo sia per la posa delle eventuali tubazioni sia per l’ampliamento della struttura del depuratore di Borghetto, necessaria per accogliere i liquami di Albenga (e Ceriale). E intanto la Liguria va verso la procedura di infrazione comunitaria, che costerebbe lacrime e sangue ai contribuenti liguri, che vedrebbe un inasprimento della tassazione.

"Con questa interrogazione chiedo all’assessore all’ambiente Raffaella Paita, se non è troppo distratta dalla campagna elettorale per le primarie, se esiste (e non esiste) un piano industriale per il depuratore del Ponente, se esiste (e non esiste) un progetto esecutivo per realizzare questo intervento, seppur parziale, perché escluderebbe il 30% del territorio di Albenga ed il suo entroterra, Alassio, Laigueglia e Andora (con Testico e Stellanello), se esiste (e non esiste) un calcolo “esatto” della tariffa della depurazione una volta effettuato l’intervento di collegamento con Borghetto. chiedo se è stata fatta una comparazione tra i costi di impianto e d’esercizio tra l’ipotesi depuratore Villanova e i costi di impianto e d’esercizio di questo previsto (sulla carta) collegamento al depuratore di Borghetto".

"Inoltre chiedo, conclude il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati, cosa ne sarà del 30% del territorio di Albenga, di Alassio, Laigueglia ed Andora con il suo entroterra, e se non era meglio sposare, da parte della Regione, e continuare ad Alassio (con Laigueglia) la procedura di Projet-Financing per un proprio depuratore, che con le proiezioni che sono a nostra conoscenza avrebbe una tariffa pari o inferiore a quella che sarà in essere a Borghetto dopo gli investimenti per collegare il 70% di Albenga. Chiedo se esiste un progetto (che non esiste) per collegare Andora e il suo entroterra con il sistema depurativo della provincia di Imperia, i suoi eventuali costi, tempi e tariffe".

"Chiedo anche se per l’Europa un progetto che esclude il 30% del territorio di Albenga, di Alassio, Laigueglia ed Andora con il suo entroterra, al di là dell’importanza turistica di queste prestigiose località, che sarebbero fortemente penalizzate, sarà sufficiente a evitare la procedura di infrazione comunitaria oppure oltre al danno di non avere la depurazione in questi comuni avremo anche la beffa delle sanzioni comunitarie".

c.s.

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