Il 25 dicembre per i cinesi? Un giorno lavorativo. Ristoranti e negozi cinesi aperti, quindi, il giorno di Natale. Questa la tendenza generale della comunità con gli occhi a mandorla che vive a Savona.
Circa il 60% della comunità aderisce al buddhismo e non considera il Natale cattolico una festività, ma altri, anche senza credere alla Natività di Gesù, si “adeguano” al calendario occidentale e condividono con noi un giorno di festa. Non solo Buddismo e taoismo, una piccola parte della comunità aderisce al cattolicesimo e quindi ai ritmi natalizi.
Le attività commerciali cinesi non si fermano solo alla festività del Natale ma soprattutto per il Capodanno. Infatti se nella notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio scatta per il mondo occidentale il nuovo anno, per i cinesi il 2015 dovrà attendere fino a febbraio. Anzi per la comunità con gli occhi a mandorla si passerà dall’anno del Cavallo all’anno della Capra con i festeggiamenti che sono attesi il 19 febbraio. Le celebrazioni del capodanno cinese, chiamato Festa di Primavera, durano due settimane e si concludono con la Festa delle Lanterne.
Il calendario cinese tradizionale è di tipo lunisolare, segue infatti le fasi della luna e del sole per misurare lo scorrere del tempo, i mesi iniziano ad ogni novilunio. Il Capodanno corrisponde quindi al secondo novilunio dopo il solstizio d’inverno. La data varia ogni anno ed è compresa tra il 21 gennaio e il 19 febbraio del nostro calendario.