E' nata l’Unione dei “Comuni del Beigua” alla quale aderiscono Sassello ed Urbe. Dopo le Unioni in Val Maremola e Val Varatella (che ha portato all’unione dei Comuni di Pietra Ligure, Balestrino, Boissano, Borghetto Santo Spirito, Borgio Verezzi, Giustenice, Loano, Magliolo, Toirano e Tovo San Giacomo), si concretizza il primo esperimento nell’entroterra della Provincia di Savona. Con deliberazione del Consiglio Comunale di Sassello del primo dicembre e con deliberazione del Comune di Urbe del 29 novembre, è nata l’Unione dei Comuni del Beigua. La delibera ha approvato lo schema di Atto Costitutivo e di Statuto: la nuova Unione costituita avrà sede presso il Municipio di Sassello.
Per il Comune di Sassello sono stati nominati a rappresentare il Consiglio della costituenda “Unione dei Comuni del Beigua“ i consiglieri Rodolfo Lepra e Alice Zunino. Invece, per il Comune di Urbe sono stati nominati rappresentanti i consiglieri comunali Mario Piccione e Lorenzo Zunino. Lo Statuto prevede che "l’Unione dei Comuni avrà una durata di anni sei, rinnovabili tacitamente, decorrenti dalla data di sottoscrizione dell'atto costitutivo".
Sassello e Urbe hanno usufruito della deroga regionale che consente la formazione di Unioni con due Comuni e 2.100 abitanti. “Abbiamo velocizzato l’iter per la costituzione dell’Unione approfittando del bando della Regione (che scade il 10 dicembre) nel quale, come parametri, rientravamo – afferma il sindaco di Sassello, Daniele Buschiazzo e presidente dell’Unione dei Comuni del Beigua - Stiamo assistendo ad una spinta verso l’associazionismo comunale senza precedenti e, nonostante siamo sempre stati favorevoli a cambiamenti soft, tramite le convenzioni, perché riteniamo che i nostri Comuni non siano gestiti male e che i veri sprechi siano nei grandi Enti pubblici, questa direzione appare obbligata. Ci muoviamo in questo momento per provare ad attingere ai benefici che Stato e Regioni concedono, infatti, annualmente lo Stato, grazie al fondo di solidarietà, assegna dei contributi solo per le Unioni".
“Un altro beneficio, in questo caso per tutti i Comuni compresi quelli sotto i mille abitanti come Urbe, sono i contributi statali e regionali per le Unioni – afferma il primo cittadino di Urbe, Fabrizio Antoci - Dal 2014 c’è un vincolo, voluto dalla Conferenza Stato Regioni, per il quale i 30 milioni dei contributi statali e quelli regionali, da stabilire nei vari bilanci per le forme associative, vengano distribuiti solo ed esclusivamente alle Unioni di Comuni. Ad oggi lo Stato trattiene ai nostri due Comuni euro 1.059.259,87 (562.877,01 Sassello, 496.382,86 Urbe). Inoltre, oggi, stiamo alimentando il Fondo di Solidarietà (finanziare proprio le Unioni) e non ne abbiamo nessun ritorno”.
“I due Comuni di Urbe e Sassello sono simili, con problematiche omogenee e che addirittura si intersecano: si pensi all’interruzione della SP 31 che riguarda il territorio di Sassello e, in particolar modo Piampaludo, ma che danneggia anche Urbe e le sue attività – afferma il sindaco di Sassello Buschiazzo - Facciamo già diversi servizi assieme e andremo a completare il quadro senza grossi problemi. Per quello che sono le nostre piante organiche creerà già delle economie di spesa sul segretario generale e porterà alcuni servizi laddove oggi non ci sono”.
“L’unione dei comuni, oltre ai benefici fin qui esposti, non è la fusione, nei confronti della quale siamo fermamente contrari in quanto eliminerebbe la storia e le tradizioni dei nostri rispettivi comuni di cui, invece, vogliamo continuare ad andare fieri”, affermano i due sindaci.
Inizialmente l’Unione prevedeva l’adesione anche dei Comuni di Mioglia e Stella, che attualmente stanno valutando le opportunità economiche, i costi e i benefici. “L’Unione appena costituita, sarà aperta a nuove eventuali adesioni, così per Mioglia come per Stella”, ha affermato Buschiazzo.