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Attualità | 06 dicembre 2014, 16:00

Se la nostra società rispettasse le donne, l'Italia risparmierebbe 17 miliardi di euro

Altissimi i costi diretti, quali quelli sanitari e giuridici, ma anche queli emotivi ed esistenziali

Se la nostra società rispettasse le donne, l'Italia risparmierebbe 17 miliardi di euro

 

“Non ci si pensa mai, ma se in Italia si devono in totale impegnare 17 miliardi di Euro per la violenza è necessario riflettere, agire e prevenire”. A fornire questa drammatica, quanto impressionante cifra, è lo sportello Antiviolenza Artemisia Gentileschi di Albenga.

Il 7 ed 8 dicembre undici comuni della Provincia di Savona hanno scelto di aderire all’iniziativa internazionale “Colora di arancione i tuoi dintorni”, che prevede appunto che venga illuminato o riempito con questo colore un luogo della città, per dire basta alla violenza sulle donne.

Un gesto simbolico per dire no ad una piaga sociale, che ha dei costi elevatissimi non solo a livello sociale, ma anche economico

Al Convegno recentemente organizzato dallo Sportello Artemisia Gentileschi ad Albenga, la dottoressa Giovanna Badalassi ha presentato i risultati di una indagine nazionale sui costi economici e sociali della violenza contro le donne, effettuata dalla Onlus Intervita.

In Italia ogni anni vengono impiegati 17 miliardi di euro per la violenza sulle donne.

“I costi diretti, spiega lo Sportello Artemisia Gentileschi, sono: sanitari (visite in pronto soccorso, ricoveri, ecc), per cure psicologiche, per i farmaci, per l'Ordine pubblico (denunce, investigazioni, elaborazioni fascicoli), giudiziari (gestione delle denunce, detenzioni, ecc), le spese legali (sia in sede penale che civile), Servizi sociali dei Comuni (assistenza alla donna e ai figli, Centri antiviolenza (si considerano le ore di volontariato degli operatori e consulenti oltre ai costi reali). Tutto ciò ha un costo di un miliardo e 773 milioni di Euro”.

Poi si considera l'effetto “moltiplicatore economico” ovvero la perdita economica delle imprese e del sistema a causa di assenza dal lavoro, necessità di sostituzione, minore produttività della donna che ha subito violenza. Ciò comporta inoltre un minor introito economico per le famiglie e quindi le minori entrate tributarie e contributive. Questo capitolo aggiunge a quella di prima la cifra di spesa di 604 milioni di Euro. Ci sono poi dei costi non monetari ma con effetto di moltiplicatori sociali: il costo emotivo ed esistenziale delle vittime e dei figli e familiari, la riduzione della qualità della vita e della partecipazione alla vita democratica; in questo caso si da un riferimento numerico con la simulazione del risarcimento danni fisici, morali e biologici per dare un'idea della perdita di potenzialità umane, sociali ed economiche; è stato quantificato un costo di altri 14,3 miliardi di Euro.

“Badalassi, spiega lo Sportello Artemisia Gentileschi, concludeva ribadendo che tanta è l'importanza della denuncia da parte della donna ma visti anche i costi la politica deve avere la capacità di leggere questi dati e poi di agire: il lavoro da fare è culturale ma anche politico e tecnico.

Informazioni dettagliate sull'indagine su:

www.siamopari.it

www.intervita.it

http://www.intervita.it/

Cinzia Gatti

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