Buone notizie per la Tirreno Power: il Governo ha convocato un tavolo dedicato alla centrale di Vado Ligure per giovedì 11 dicembre.
L'incontro, che si svolgerà al pomeriggio, sarà presieduto direttamente dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Graziano Del Rio. Al vertice saranno inoltre presenti il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Claudio De Vincenti e una delegazione dei sindacati.
Esprime soddisfazione il segretario provinciale CGIL, Fulvia Veirana: "Grande segnale di interesse per i lavoratori della centrale di Vado Ligure - afferma - aspettiamo l'esito della Conferenza dei Servizi convocata domani, mentre con la presidenza del Consiglio ci auguriamo che venga intrapresa una strada di equilibrio tra necessità di conservazione ambientale e conservazione produttiva. Vogliamo risposte sul futuro della centrale di Vado Ligure e del sistema produttivo energetico in Italia".
Domani alla conferenza dei servizi di Roma parteciperanno gli enti locali, Regione, Comuni di Vado Ligure e Quiliano, mentre una delegazione di lavoratori di Vado Ligure, con quelli delle centrali di Civitavecchia e Napoli, terranno un presidio davanti la sede del Ministero dell'Ambiente. Contemporaneamente altri lavoratori saranno in presidio davanti la centrale di Vado Ligure.
"La manifestazione sindacale di questa mattina e le iniziative istituzionali delle scorse settimane hanno trovato una prima risposta - spiega in una nota l'onorevole del PD, Anna Giacobbe - Sono stati fitti, per tutta la mattinata, i contatti con la presidenza del consiglio e con i ministeri, da parte dei deputati del Pd".
Questa mattina infatti i dipendenti della centrale avevano manifestato in corteo, arrivando a bloccare la superstrada tra Vado e Savona, chiedendo appunto l'intervento del Governo.
"E’ importante che la Presidenza del Consiglio si occupi direttamente di questa vicenda, per la sua complessità e per la rilevanza nazionale della questione: le condizioni per produrre energia elettrica nel nostro passe, rispettando l’ambiente, dando garanzie certe alle popolazioni, e regole chiare da rispettare agli operatori e a chi investe", conclude Anna Giacobbe.