Attualità - 02 dicembre 2014, 17:45

Termosifoni accesi solo due ore, nelle scuole superiori si fa lezione con il cappotto

L'inverno è ancora lungo e gli studenti si attrezzano come possono nelle Scuole Superiori in Provincia di savona

La Provincia di Savona a rischio di dissesto economico, non ci sono fondi e risorse per fare fronte ai compiti che ancora permangono in capo alle stesse : Scuola – Viabilità – Ambiente .

In particolare per quel che concerne le scuole la decisione - forzata - presa dalla Provincia quella di accendere i termosifoni nelle aule solo un paio d’ore al giorno.

Il risultato naturalmente uno: aule gelide e lezioni seguite indossando i cappotti.

Ci riferisce una studentessa “Io frequento il Liceo Artistico di Albenga, i termosifoni sono accesi al mattino fino alle 9 per farci trovare le aule calde quando arriviamo, ma poi i termosifoni si spengono e noi facciamo lezione fino alle 14,00. Il calore si dissolve in fretta e noi congeliamo”.

Fortunatamente fino ad oggi il clima non è stato particolarmente rigido, tuttavia, l’inverno è ancora lungo e ricordiamo che il medesimo provvedimento è attivo su tutte le scuole superiori della Provincia di Savona, pertanto anche quelle in Val Bormida dove, in inverno la temperatura scende molto.

Ed ecco che in alcune classi appaiono coperte e cappotti, in altre si è pensato di attrezzarsi con stufette elettriche.

Ci riferisce il Dirigente Scolastico Simonetta Barrile "Abbiamo avuto qualche lamentela il primo giorno di accensione, il 17 novembre. L'impianto era rimasto ermo a lungo ed è stata necessaria una operazione di manutenzione della caldaia. Ad oggi non abbiamo avuto un clima particolarmente rigido e, dunque non si sono verificati grossi problemi. Accendiamo i termosifoni al mattino, le aule si scaldano e poi con un po' di calore umano si arriva fino alla fine della giornata. Certo è che se le temperature dovessero abbassarsi vedremo come affrontare la problematica. Attualmente dobbiamo bandire la possibilità di ricorrere alle stufette elettriche per questioni di sicurezza ad ogni modo, valuteremo eventuali soluzioni alternative sopratutto per i ragazzi che hanno le aule ai piani più alti dove c'è una maggiore dispersione del calore"

Mara Cacace