Attualità - 24 novembre 2014, 17:30

Emergenza economica per la Provincia di Savona e rischio esuberi, i sindacati: "Intervento unitario delle istituzioni per garantire futuro ai lavoratori"

All'Assemblea dei Sindaci presenti dipendenti e rappresentanti sindacali che hanno presentato un documento unitario. Intervento dell'ANPCI Liguria: "Preoccupazione per il mantenimento dei servizi essenziali dell'entroterra"

Il futuro dell’ente provinciale alla luce dell’Assemblea dei Sindaci convocata oggi in palazzo Nervi: una vera e propria emergenza economica. Il presidente Monica Giuliano ha parlato di “asfissia finanziaria” e ha affermato: “Con i tagli del tagli del 2015, dobbiamo far fronte ad una mancanza di risorse che supera i 2 milioni di euro". Una situazione paradossale con l’istituzione del nuovo ente provinciale: dal 2015 l'ente di secondo livello non potrà garantire il riscaldamento agli istituti scolastici superiori e non potrà far fronte all'emergenza neve.

Mancano le risorse per garantire le funzioni principali alle quali la Provincia è chiamata (scuole, strade) a rispondere e sono a rischio i dipendenti, circa 350 dell’ente. Si parla di parla di un dimezzamento del personale e, dopo la proclamazione da parte dei sindacati di categoria Fp-Cgil, Fp-Cisl e Uil-Fpl dello stato di agitazione, oggi una delegazione di lavoratori e rappresentanti sindacali erano presenti all’Assemblea dei Sindaci per far sentire la propria voce. Ad intervenire di fronte ai sindaci della Provincia il segretario della Funzione Pubblica Cisl, Domenico Mafera, che ha presentato il documento unitario rivolto alla Provincia redatto dai sindacati: “Chiediamo un intervento unitario da parte degli amministratori per garantire sostenibilità economica e un futuro ai lavoratori”.

Per venerdì 28 novembre, intanto, è convocato un nuovo Consiglio Provinciale con all'ordine del giorno l'assestamento generale del Bilancio di previsione triennale 2014-2016.

Anche l’ANPCI  Liguria, Associazione nazionale piccoli comuni italiani, è intervenuto in merito alla riunione di questa mattina presso la sede della Provincia ed “esprime la più ampia preoccupazione per gli scenari che si affacciano all'orizzonte sul mantenimento di servizi essenziali soprattutto per il territorio dell'entroterra e comunque dei comuni di minore entità”.

“Dal punto di vista tecnico ragioneristico la relazione del Presidente e dei consiglieri non fa una piega, hanno comunicato che i capitoli per servizi essenziali come manutenzione strade, scuole,sgombero neve sono vuoti – afferma il referente ANPCI Liguria e sindaco di Pontinvrea Matteo Camiciottoli - E ancora peggio che se un comune ha una frana, ho un altro evento calamitoso per il quale deve intervenire la Provincia l'unico modo per farlo è un accordo di programma dove il Comune anticipa i fondi per conto della Provincia. Tra i vari interventi tutti o quasi riempiti dall'avvicinarsi delle elezioni regionali, non si è chiarito come si è arrivati a tutto questo e indicando il vero responsabile della probabile distruzione dei servizi (senz'altro perfettibili) ma esistenti e quindi del territorio soprattutto dell'entroterra, il decreto Del Rio che spalleggiato dall'ANCI sta mettendo in crisi tutto il paese violando palesemente la costituzione e precisamente l'articolo 5”.

Conclude Camiciottoli: “Nelle prossime ore verrà richiesto alla Regione in persona del Presidente di predisporre che i fondi messi a disposizione delle Unioni pari a 1.100.000,00 euro vengano ritirati e distribuiti alle provincie per somma urgenza al mantenimento dei servizi essenziali (come la manutenzione degli edifici scolastici o il riscaldamento delle scuole) al cittadino ritenendo che se le unioni devono creare un risparmio non abbiano bisogno di nessun tipo di incentivo o sovvenzione almeno che non si voglia dare ai Sindaci una mancetta per un disegno ben preciso che è quello della cancellazione delle realtà territoriali minori”.

Debora Geido