“Per ripristinare i danni del maltempo non è sufficiente che Regione e Ministri permettano ai Comuni di sforare il Patto di Stabilità: è necessario anche l’intervento economico del Governo”. A parlare è il sindaco di Finale Ligure Ugo Frascherelli.
Il finalese è stato sicuramente uno dei territori maggiormente colpiti dalla pioggia. La situazione più grave è legata alla viabilità sulla via Aurelia, dove si sono abbattute ben tre frane. A preoccupare maggiormente è quella della zona di San Donato: a seguito del cedimento della falesia che insiste sulla strada è stata sgomberata, a scopo cautelativo, anche una palazzina alle Manie.
Attualmente l’ipotesi più concreta per la riapertura del tratto è quella di un semaforo collegato, tramite sensori, alla falesia pericolante di San Donato, pronto a diventare rosso, e bloccare la circolazione, in caso di eventuali movimenti.
“Si tratta, però, di un intervento temporaneo, sottolinea Frascherelli, perché esiste il rischio concreto che il costone possa cedere. La soluzione definitiva per la messa in sicurezza della strada sarebbe una struttura in cemento armato”.
“E’ ovvio però, prosegue il primo cittadino, che il comune di Finale Ligure non può realizzare quest’opera unicamente con i suoi fondi, anche perché il terreno non è di proprietà comunale. Io sono stato fortunato perché ho ereditato una gestione virtuosa, ma non è che dobbiamo essere penalizzati perché siamo stati virtuosi”.
In molti hanno avanzato l’ipotesi della riapertura del vecchio tunnel ferroviario:”La galleria è abbandonata da 40 anni e poi sarebbe percorribile solo ad un senso e non sarebbe aperta a moto e bici”.
“Se lo Stato non interviene con i fondi a sostenere i comuni in caso di grosse calamità naturali, cosa deve accadere perché lo faccia?”, conclude Frascherelli.