L’impressione è quella giusta, stiamo dando i numeri! Avete capito bene, conti alla mano vi dimostreremo come a questo Governo non interessi proprio la sicurezza dei cittadini. Sapete a cosa si riferiscono quei numeri? Al bilancio 2013 del Ministero dell’Interno, pubblicato non più tardi di ieri, che fornisce un quadro chiarissimo, anzi allarmante, della sicurezza di tutti noi! Quella sicurezza sulla quale, ora, sta per abbattersi la scure della spending review, dei tagli alla spesa pubblica.
Una mannaia che, irrazionalmente, colpisce tutti gli apparati dello Stato, senza rendersi conto che certi comparti, in primis quello della Sicurezza, hanno peculiarità tali da non potersi sfrondare con la delicatezza di un’ascia! Ma veniamo ai numeri, visto che di numeri si vuol parlare. 16977, sono i reati totali consumati in Provincia di Savona, dei quali 433,7 sono le vittime dei borseggi, 45,8 delle rapine e 378 sono le truffe e le frodi. Facciamo ora un altro passetto avanti, compiendo un’operazione di statistica, confrontiamoli con l’anno precedente.
Ebbene, la Provincia di Savona ha finalmente il segno più, ma un + che diventa -. Non siamo impazziti, ora vi spieghiamo. Il raffronto porta ad un incremento dei reati consumati nella Provincia di Savona pari al 5,3 per cento, collocando la nostra piccola Provincia al 9° posto, su un totale di 106. Se poi passiamo ad analizzare le singole fattispecie criminali, le sorprese sono ben altre. Sempre con il segno “più” però: con i borseggi facciamo registrare un salto del + 8 per cento, che ci posiziona al 10° posto mentre, sentite sentite, con le rapine un + 12 per cento e, in ultimo, le sempre attuali truffe e frodi informatiche : +59,8 per cento, 2° posto nella classifica !!!
Ma non abbiamo vinto nulla, abbiamo solo più paura a girare per strada, a stare a casa, a andare a fare la spesa. Con ricadute sull’andamento dell’economia, proprio quella che si vorrebbe curare! Cari cittadini, cari lettori, dove si può andare con questo Governo se non si comprende che le spese della sicurezza sono già all’osso e ogni razionalizzazione, come la vogliono chiamare a Roma, non farà che peggiorare una situazione già critica.
Questa Provincia non può assolutamente venire intaccata dai tagli, anzi, si dovrebbero aggiungere altri presidi di Polizia per non spremere sempre come un limone le donne e gli uomini che ogni giorni, con immensi sacrifici anche delle loro famiglie, cercano di garantire a tutti noi una sicurezza che lo Stato vuole tagliare. Ma torniamo ai numeri, il prossimo anno sono previsti tra i porti di Savona e Genova 2,44 milioni di passeggeri e il Costa Terminal Est del Palacrociere, costato oltre quindici milioni di euro, inaugurato l’8 novembre scorso, doterà Savona di un terzo accosto con ulteriore incremento delle navi da crociera.
La ormai famosa Piattaforma Maersk, destinata alla movimentazione dei container ed i cui lavori termineranno nel 2017, porterà un incremento senza precedenti per il traffico commerciale del Porto di Savona-Vado Ligure. Davanti a queste prospettive, sapete come si traduce la razionalizzazione? Chiudere la Polmare, la Squadra nautica la Polizia delle telecomunicazioni e la Polizia Stradale di Finale Ligure!!! Ci rendiamo conto che è ora di dire basta a quest’azione, sconsiderata, che non arrecherà che danni, solo danni, senza alcun vantaggio! Un esempio che valga per tutti, la sede della Polizia di Frontiera è in uso GRATUITO, concessa dall’Autorità portuale di Savona, le autovetture, le dotazioni e le apparecchiature elettroniche sono state acquistate e mantenute con il Fondo europeo per le Frontiere.
Il personale, molte unità delle quali andranno in pensione già da quest’anno, è allo stremo e dovrà affrontare una mole di lavoro che raddoppierà se non triplicherà rispetto a quella attuale. Impensabile! Lo scalo di Savona è oggi il 4°, in Italia, per transito passeggeri e il 9°, a livello mondiale, per movimentazione. No alla chiusura dei presidi di Polizia! Si all’aumento della sicurezza!