Danni incalcolabili, per decine di milioni di euro, nelle campagne colpite da frane e smottamenti, strade poderali cancellate, terreni allagati, serre distrutte, coltivazioni perdute, dagli ortaggi piante aromatiche in vaso, margherite fino al basilico, ma in pericolo ci sono anche pregiati vigneti. È quanto emerge da una prima stima della Coldiretti sulla base del monitoraggio nei territori più colpiti dal maltempo in Liguria. Serre inondate in pochi minuti e strade completamente cancellate, colture orticole, fiori e piante abbattuti, distrutti i raccolti: ecco il quadro devastante che emerge dal monitoraggio.
"Le alluvioni stanno mettendo in ginocchio l’economia e l’agricoltura della provincia – spiega Germano Gadina, presidente di Coldiretti Liguria – Adesso il pericolo deriva dal persistere dell’acqua sui terreni che mette a serio rischio la tenuta del territorio. Complicazioni legate a un dissesto idrogeologico che ha avuto un impatto devastante sui muri a secco che modellano il territorio della Liguria".
Nella Provincia di Savona l’area più colpita resta l’Albenganese, in particolare Albenga e Ceriale. L’11 e il 15 novembre sono esondati due rii, il Carenda e il Carendetta: in entrambi i casi, le esondazioni hanno colpito sempre le stesse aziende. Rimaste sott’acqua anche altre realtà produttive in altre zone del Comune di Albenga.
Allagamenti anche a Casanova Lerrone, a Villanova, che hanno creato problemi alla viabilità e nelle case, così come nei Comuni di Borghetto e Loano. Qui i danni sono sulla produzione, sulle attrezzature e sugli impianti. Nella zona di Finale si registrano danni per lo più ai muretti e alla viabilità causati da numerose frane e smottamenti. Nel levante della provincia di Savona, si registrano danni, sempre causati da frane, nei Comuni di Celle Ligure e Albisola.
Facendo una stima approssimativa, Coldiretti Savona quantifica danni diretti dai 15 ai 18 milioni di euro alle aziende florovivaistiche. A questi vanno aggiunti i danni infrastrutturali ad abitazioni, scantinati, magazzini e ai muretti a secco.
Coldiretti Savona ha organizzato una Task force operativa composta dai presidenti di sezione, da giovani impresa e da soci volontari che si sono recati nelle aziende danneggiate per dare una mano concreta a pulire e mettere in pristino in modo da riprendere l’attività al più presto.