Pronto a scendere in campo, un'altra volta ancora. Lo aveva lasciato intendere nelle ultime settimane, e lo ha confermato anche nello studio di LiguriaWeb.tv, ospite di Cristiano Bosco a Sotto Pressione: dopo la fine anticipata della sua ultima avventura amministrativa, l'ex Senatore ed ex Sindaco di Alassio Roberto Avogadro desidera rientrare nella scena politica.
L'amarezza per la fine anticipata del suo mandato ancora non sembra essersi allontanata. “L'ultima esperienza, iniziata nel 2011 e conclusa nel 2013, ha lasciato un segno pesante”, ammette Avogadro. “Non mi aspettavo di terminare un mandato in maniera così traumatica, quindi mi sono un po' fermato, come si suol dire, a leccarmi le ferite”. Una pausa nella quale ha però “sempre tenuto un occhio su Alassio”, assicura, “la mia città, a cui tengo, a cui penso di aver dato qualcosa e di aver ricevuto molto. Seguo con attenzione tutto quello che avviene. E quello che sta succedendo non mi piace molto”.
Dunque, pronto a ritornare in campo. “Anche perché sono convinto di aver vinto le elezioni del 2011 con un programma assolutamente attuale, ancora oggi, che circostanze e persone non mi hanno consentito di realizzare”, afferma ancora l'ex primo cittadino. “Ero convinto che quello fosse un programma tagliato su misura per la città di Alassio, per le sue esigenze e le cose di cui ha bisogno: il fatto di non averlo realizzato mi lascia un pochino scontento. E deciso a riprovarci sicuramente”.
È critico nei riguardi della attuale amministrazione comunale, ma senza sbilanciarsi troppo. “Non sta a me giudicare, sono sicuramente gli alassini che devono dare il loro giudizio”, dichiara. Tuttavia, aggiunge, “sono passati quasi due anni” dal suo insediamento “e non si sta vedendo niente”. “Una paralisi che si è trasferita dall'interno del Comume alla città, con situazioni sempre più clamorose e stridenti, a cui si aggiunge un Patto di Stabilità non rispettato e una serie di problematiche che, secondo me, non testimoniano a favore dell'amministrazione”.
E Avogadro non manca di criticare anche l'attuale opposizione. Riconoscendo anche, un po' a sorpresa, le qualità politiche del suo (ex?) avversario Marco Melgrati. “Quando ho avuto la mia seconda esperienza da Sindaco, avevo un'opposizione a 360 gradi, fatta non solo dai membri della minoranza, ma anche da tutta una serie di poteri, chiamiamoli 'forti', che mi sono stati addosso molto: oggi è un'opposizione da scampagnata, molto facile, soft, assente, sicuramente ininfluente. Vale la taratura dei personaggi. Contro di me c'era soprattutto Marco Melgrati. Siamo stati politicamente amici, avversari, eccetera, è una persona che ha un forte spessore, grande capacità, incisività, e capacità di farsi sentire mediaticamente: per me è stato un grosso handicap”.
L'ex Senatore non sembra interessato alla corsa per le elezioni regionali 2015 (“Non sto seguendo le primarie del PD, sono piuttosto scettico sulle potenzialità del PD per quanto riguarda la risoluzione dei problemi della nostra regione: sono troppo macchinosi e poco adatti alla risoluzione dei problemi”), e si limita ad auspicare di “eleggere in regione persone che abbiano a cuore il nostro comprensorio”, perché desidera “non ragionare più in termine di comune”, ma “in ambito comprensoriale”, con una “coesione diversa rispetto a quella degli ultimi anni”.
Con un passato da esponente di spicco della Lega Nord, da Sindaco di una lista civica in coalizione con il Partito Democratico, da candidato UDC al Parlamento, dove si colloca, oggi, Roberto Avogadro? “Sono nato leghista e lo resto nel cuore, indipendentemente dalle vicissitudini partitiche”, afferma. “L'esperienza della lista civica è stata interessante perché lascia molta libertà d'azione, ma non farei più l'errore di mettermi insieme il PD, perché quello mi ha portato solo un valore negativo, soprattutto in termine di gestione dei problemi perché si tratta di un partito troppo complesso e macchinoso”. Quella con l'UDC, invece, è definita “una parentesi per accontentare alcune richieste che mi erano giunte”, ma “non è sicuramente il mio percorso”.
All'ultima domanda, quella se preferirebbe tornare a fare il Sindaco di Alassio o il Parlamentare, Avogadro risponde sicuro: “Prima bisogna passare dalla carica di Sindaco di Alassio: quello è il percorso”.